Porte chiuse ai sogni del Napoli di portarsi in casa un regista nato e cresciuto in città. E’ uno dei ruoli nei quali i partenopei avrebbero bisogno di rinforzare la rosa: Gokhan Inler è un ottimo elemento, ma negli ultimi tempi è parso un po’ appannato e in debito di ossigeno e idee. Nessuno lo ha mai messo in discussione, ma forse lo svizzero avrebbe bisogno di uno sparring partner che gli possa togliere qualche pressione di dosso, in modo che si concentri su altri compiti che possono essere quello di recuperare palloni o di tentare inserimenti al limite dell’area, posizione dalla quale ha già dimostrato di poter fare male. Uno dei giocatori invocati a gran voce dai tifosi del Napoli è Francesco Lodi: il numero 10 del Catania è di Napoli, ma la maglia azzurra non l’ha mai indossata. A nove anni era già a Empoli, dove è cresciuto e maturato prima di emigrare a Frosinone dove ha messo insieme la prima esperienza importante della sua carriera. Ancora Empoli, poi l’Udinese, quindi ancora nel Lazio: Lodi è sempre stato considerato un grande talento, ma ha faticato a scegliere una posizione definita in campo. Da trequartista ha funzionato benissimo nel secondo anno a Frosinone (20 gol in campionato), ma sia in Toscana che in Friuli si è trovato le porte chiuse da moduli che i numeri 10 classici non prevedono più. Così, ecco la trasformazione: a Catania, davanti alla difesa, è diventato uno dei playmaker migliori in Italia, secondo forse solo ad Andrea Pirlo. Nel frattempo però ha raggiunto i 28 anni di età: la trafila delle Nazionali l’ha fatta tutta, gli manca solo quella maggiore dove però Prandelli gli preferisce il ventenne Verratti che ha tantissimi margini di miglioramento e un futuro decisamente più lungo. Sappiamo quanto i napoletani siano legati ai calciatori della loro città: per loro, Lodi sarebbe l’acquisto perfetto, non solo dunque per le sue indiscusse qualità. Ma ci ha pensato Antonino Pulvirenti a spezzare sul nascere la suggestione: intervistato da Sky Sport, in una lunga chiacchierata a tutto tondo sul 2012 del Catania (“è stato meraviglioso, peccato solo per l’episodio contro la Juventus che fatico a dimenticare”), il presidente degli etnei ha parlato chiaro in tema di mercato invernale: “Nessuno si muoverà a Catania il prossimo gennaio: lo dico a tutti i colleghi presidenti, agli agenti e agli illusionisti, state lontani dalla nostra società. Non prenderò in considerazione alcuna offerta e non si tratta di una questione economica”. Del resto basta guardare la classifica per rendersi conto del senso delle sue parole: attualmente il Catania è nono, ha 25 punti che sono due in meno del Milan e 9 meno del quinto posto che qualifica in Europa League (ma ci si potrebbe andare anche con il sesto posto:
Le lunghezze diventerebbero 7). Su questo Pulvirenti è stato chiaro: “I numeri ci dicono che il Catania non andrà mai in Europa, ma se confermassimo i risultati ottenuti fino a oggi e qualche squadra davanti facesse qualche passo falso, allora potrebbe succedere di tutto”. E’ la sensazione generale, perchè già lo scorso anno il Catania era arrivato ad un passo dal sesto posto, prima della flessione primaverile. Evidentemente Torre del Grifo racchiude in sè un’atmosfera speciale, viste le ottime stagioni condotte dai siciliani dalla promozione in serie A avvenuta nel 2006. Ad ogni modo, da Catania non partirà nessuno almeno fino a giugno: il Napoli quindi dovrà aspettare la prossima estate per mettere eventualmente le mani su Lodi, che però ha tantissimi estimatori a cominciare dalla Fiorentina di quel Vincenzo Montella che è il principale artefice della trasformazione del giocatore. Per gennaio quindi i partenopei si limiteranno alle operazioni più pressanti: bisogna trovare innanzitutto un difensore che sostituisca Cannavaro durante la squalifica, ed eventualmente un attaccante di scorta (anche perchè su Edu Vargas è piombato il Gremio). Lodi rimane un obiettivo, ma sarà questione di qualche mese.