Il Napoli ha perso per 3-1 contro il PSV Eindhoven, per quella che è la prima sconfitta dell’era De Laurentiis in ambito europeo. I partenopei erano passato in vantaggio grazie al solito gol di Edinson Cavani, il settimo in questa edizione dell’Europa League di cui l’uruguaiano è capocannoniere. Ma poi è arrivata la reazione della squadra olandese, in gol per tre volte con l’attaccante sloveno Tim Matavz, classe 1989 che proprio il Napoli seguì con attenzione nei mesi scorsi. Si può dire che per come si è sviluppata la partita il Napoli non avrebbe demeritato un risultato di parità, o perlomeno di segnare un altro gol. La statistica dei tiri in porta è esemplificativa al riguardo: i partenopei ne hanno effettuati 13, di cui 5 nello specchio, mentre il PSV ne ha collezionati 6, di cui 4 nello specchio e tre in rete. Globalmente gli olandesi sono stati più efficaci sottoposta, capitalizzando al meglio le occasioni avute. Il Napoli invece ne ha sbagliate almeno tre o quattro nitide, pur spingendo molto specie nel secondo tempo. I partenopei hanno ottenuto 9 calci d’angolo, il PSV solo 2. La partita è stata globalmente corretta, anche per merito dell’arbitro inglese Dean che l’ha sempre tenuta in mano: complessivamente il fischietto britannico ha sanzionato 12 falli al Napoli e 18 al PSV Eindhoven. 2 i fuorigioco per gli azzurri, nessuno per gli olandesi. O meglio uno, non ravvisato ma decisivo: quello di Matavz in occasione del primo gol. In ogni caso, il fatto che gli attaccanti di Advocaat non siano più finiti in offside testimonia la loro abilità nell’abbassarsi a centrocampo e ripartire con grande velocità. D segnalare in particolare la prestazione di Memphis Depay, ala sinistra di appena diciotto anni (classe 1994) che ha mostrato un talento davvero notevole per la giovanissima età. Nel Napoli bene El Kaddouri, che ha giocato con personalità sfoderando qualche bel pezzo di classe, meno Edu Vargas che si è impegnato ma ha fallito un paio di gol alla portata. Nel Napoli inoltre ha debuttato il centrale difensivo Bruno Uvini, acquistato nelle ultime battute del mercato di gennaio: partita efficace ma in sofferenza contro le accelerazioni del suddetto Depay.
I GOL – 1-0 al 18′: il PSV Eindhoven imposta a partire dal portiere, che tocca per il difensore centrale Jorgensen; da questi al centrocampista Van Ooijen, che spalle alla porta viene pressato da Donadel, il quale lo costringe a scaricare frettolosamente all’indietro; il passaggio arriva a Cavani, che senza pensarci due volte si gira e calcia rasoterra col destra, battendo il porrete Waterman. 1-1 al 30′: Cavani a metacampo, tocca all’indietro ma coglie Maggio in contrattempo, riparte veloce Lens che al limite dell’area calcia col sinistro; la deviazione dello stesso Cavani manda il pallone a centro area, dove Depay batte di prima col sinistro: palo pieno, la palla torna al limite per Van Ooijen che ci riprova, Rosati non trattiene e Matavz è lesto nel ribadire in rete. Da segnalare che sulla seconda conclusione di Van Ooijen, Matavz è in leggera posizione di fuorigioco: il gol era da annullare. 1-2 al 41′: azione veloce del PSV Eindhoven:sulla trequarti Depay tocca veloce verso sinistra, Winaldum lascia scorrere e la palla arriva a Lens; l’esterno controlla al limite dell’area e calcia a giro, Rosati ancora una volta respinge male e Matavaz è sempre lì, pronto a ribadire in rete. 1-3 al 60′: contropiede del PSV: Matavz recupera a centrocampo, serve Lens nella fascia centrale, il quale lo rilancia in profondità sulla sinistra; la difesa del Napoli è sbilanciata e scoperta, Matavz pesca al limite dell’area Depay, che ha spazio ma preferisce sterzare con una vista verso il centro, e servire nuovamente Matavz a centro area: destro rasoterra e terzo gol personale dell’attaccante sloveno.
Al termine della partita, l’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, non fa particolari drammi per la sconfitta: “Il risultato è bugiardo, abbiamo costruito tante occasioni da gol ma le abbiamo sbagliate tutte. Certo perdere non fa mai piacere, ma meglio sia successo oggi, senza nulla d’importante in palio“. Mazzarri ha commentato positivamente la prova di Omar El Kaddouri, in evidenza dopo qualche apparizione criptica: “Ha fatto una grande partita, è cresciuto molto, sia dal punto di vista della personalità che fisicamente. Il talento ce l’ha, lo vedo ogni giorno in allenamento. Pure Bruno Uvini mi è piaciuto, è cresciuto alla distanza così come Donadel“.