Il calciomercato del Napoli ruota attorno ai ‘Tre Tenori’. Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi, Edinson Cavani: i loro nomi sono sul taccuino dei principali top club d’Europa, ma finora il club azzurro ha sempre chiuso la porta. A meno che non arrivi una grossa offerta, di quelle proprio ‘indecenti’, evento finora mai verificatosi concretamente. Di voci, indiscrezioni, ne sono circolate a bizzeffe. Ed è un circo che non si ferma mai, facendo letteralmente imbufalire il presidente Aurelio De Laurentiis, che con molta pazienza sta mettendo su una ‘creatura’ forte e robusta, ormai perfettamente in grado di camminare sulle proprie gambe senza aiuti. Ecco perchè sopratutto i tre gioielli dell’attacco non si toccano. Senza di loro, finirebbe d’incanto il progetto Napoli. Per questo il patron azzurro ne approfitta, un giorno sì e l’altro pure, per esporre la propria filosofia in materia. Il senso delle sue dichiarazioni odierne, ai microfoni di Sky Sports UK, è presto detto: i campioni non si toccano, e se anche un giorno fossero in vendita, bisognerà mettere sul piatto grosse somme. “I nostri giocatori non si vendono, se ci fossero dei club interessati, ci facessero delle proposte. Servono tanti soldi…”, ha dichiarato il presidente-produttore, che ha ribadito di non aver mai ricevuto offerte fino a questo momento. Il ‘trio magico’ se lo gode e se lo godrà Walter Mazzarri, che domani sera sarà in panchina a trascinare i suoi a suon di urla e ordini assortiti. Il Tas, infatti, lo ha ‘graziato’, sospendendo la squalifica. Contro il Chelsea, a giudizio di De Laurentiis, sarà una gara durissima, anche perchè i giocatori ci terranno a fare bene sotto gli occhi del nuovo tecnico Roberto Di Matteo. “Il loro cambio di allenatore non ci favorisce di certo”, ha spiegato il patron, consapevole della difficoltà ‘doppia’ dell’impegno. Senza dimenticare che i Blues, in casa propria, raramente falliscono un colpo. De Laurentiis, nel corso del suo intervento, ne ha approfittato inoltre per attaccare uno dei suoi bersagli preferiti, ovvero il presidente dell’Uefa Michel Platini. Il francese – sembra di capire dalle sue parole – ha una visione troppo tradizionalista del mondo del calcio. Laddove, invece, il ‘DeLa’, da uomo di cinema, non vuole porsi troppi limiti.



E sogna un calcio sempre più globale e meglio ‘vendibile’ commercialmente. Quanti progetti per il prode Aurelio. Ma in questo momento quello che gli preme di più ha i colori azzurri.

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