Si gioca domani alle 20:45 uno dei tre anticipi della 34esima giornata di serie A. Pescara-Napoli è quasi un testacoda: gli abruzzesi hanno 22 punti e sono mestamente ultimi, mentre i partenopei con 66 punti sono secondi e continuano a inseguire la Champions League diretta. Sotto la direzione dell’arbitro Romeo andrà in scena una partita che può anche non avere esito scontato: il Napoli ha un paio di assenze importanti e si sa che a mente sgombra certe squadre possono dare il meglio, come il Pescara ha fatto ottimamente vedere domenica scorsa sul campo della Roma. Sarà anche il grande ritorno di Lorenzo Insigne all’Adriatico: qui lo scorso anno ha segnato 18 reti ed è stato grande protagonista nella promozione del Delfino. Per Bucchi invece una partita contro la sua ex squadra: 28 presenze e 9 reti nel 2006/2007 con il Napoli, poi un ritorno brevissimo nel 2010 prima di chiudere a Pescara.
Gli abruzzesi hanno statistiche naturalmente deficitarie, ma come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni la squadra cerca comunque di giocare a calcio; ha un possesso palla di 24 minuti (con il 63,7% di positività) che ne fa la tredicesima formazione in serie A in questo dato; e anche quasi 9 minuti di supremazia territoriale, davanti per esempio alle due genovesi ma anche all’Udinese, una squadra che ha 29 punti di vantaggio. E’ il segno che c’è qualcosa di buono nel Pescara, sicuramente la qualità di certi interpreti; siccome però la fase difensiva non tiene, la squadra va in debito di ossigeno e dunque perde lucidità sottoporta. Solo 3,6 tiri a partita vedono lo specchio della porta (Chievo e Siena fanno peggio), mentre il 37,7% di pericolosità offensiva rappresenta il dato peggiore del torneo. Domani Bucchi deve fare a meno non solo di Quintero, che ha vissuto una stagione travagliata per infortuni; mancheranno anche due elementi esperti come D’Agostino e Kroldrup, arrivati in corsa ma rivelatisi poco utili.
Il Napoli resta una formazione che ama giocare sulle ripartenze, alzando poco il pressing per permettere agli uomini di attacco di avere più spazio per attaccare e sviluppare le trame in velocità. Il possesso palla è il settimo del torneo (26 minuti, con il 66,2% di positività), la supremazia territoriale solo l’ottava con 10 minuti e mezzo; anche così però i partenopei riescono a essere tra le squadre più pericolose della serie A, visto che tirano nello specchio della porta avversaria più di sei volte a partita e tengono un 58,5% di pericolosità offensiva, in entrambi i casi il quarto dato del torneo. Nei suoi quattro anni al San Paolo Walter Mazzarri ha sviluppato un gioco ben preciso che ormai è diventato un marchio di fabbrica della squadra, al di là degli interpreti che lo eseguono. Alcuni dei quali restano però imprescindibili, e infatti domani la squadra deve affrontare un paio di difficoltà: saranno assenti per squalifica Behrami e Cavani, cioè l’uomo di fatica in mezzo al campo e il capocannoniere della serie A. Attenzione, perchè quando è mancato il Matador il Napoli ha mostrato di fare molta fatica in zona gol. Giocherà Insigne al fianco di Pandev, a loro è affidato il compito di scardinare la difesa avversaria.
Pelizzoli; Zanon, Cosic, M. Capuano, Balzano; Rizzo, Togni; Sculli, Cascione, Caprari; Sforzini. All. Bucchi
A disp: Perin, Zauri, Modesto. A. Bocchetti, Vittiglio, Bianchi Arce, Bjarnason, Blasi, F. Di Francesco, Celik, Caraglio, Abbruscato
Squalificati: –
Indisponibili: Kroldrup, D’Agostino, Quintero
De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; L. Insigne, Pandev. All. Mazzarri
A disp: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Campagnaro, Mesto, Donadel, Armero, El Kaddouri, Calaiò
Squalificati: Behrami, Cavani
Indisponibili: –
Arbitro: Romeo