Il Napoli domina in lungo e in largo nella sfida del San Paolo contro il Midtjylland e conquista il primato nel gruppo D di Europa League assicurandosi l’accesso ai sedicesimi di finale con due turni di anticipo. Tutto facile per il Napoli in quella che a sprazzi ha assunto i tratti di una sgambata amichevole. Le trame studiate da Sarri continuano a funzionare alla perfezione e il pubblico del San Paolo non può non apprezzare. Squadra danese pressoché ingiudicabile: gli ospiti si rendono pericolosi soltanto in un’occasione; per il resto è ovvio che si parla di squadre di differente categoria, e il paragone non può reggere. Il direttore di gara francese è sempre vicinissimo all’azione e controlla da posizione privilegiata tutte le fasi del match. La sua pagella non è esaltante a causa dell’errore del guardalinee che non ravvisa la posizione di offside di El Kaddouri in occasione del primo gol.
Nel match valido per la 4^ giornata del Gruppo D di Europa League il Napoli ospita i danesi del Midtjylland allo Stadio San Paolo. Maurizio Sarri opta per il 4-3-3 e prova a chiudere il discorso qualificazione confermando Reina (voto 6) tra i pali, con una linea difensiva a 4 composta da Maggio (voto 6) e Strinic (voto 6,5) nel ruolo di terzini, e dalla coppia di centrali Chiriches (voto 6) e Koulibaly(voto 6,5). A centrocampo chance da playmaker per Valdifiori (voto 6), affiancato dalle mezzali David Lopez (voto 6) ed Hamsik (voto 6,5). In attacco gli esterni El Kaddouri (voto 6,5) e Insigne (voto 7), agiscono ai lati dell’unica punta Gabbiadini (voto 7). La squadra danese risponde con un accorto 4-4-2: davanti al portiere Andersen (voto 6), è protetto da una linea difensiva composta destra verso sinistra da Romer (voto 5), Banggaard (voto 5), Sviatchenko (voto 5) e Novak (voto 5,5). La mediana vede la presenza sulle fasce di Hansen (voto 5,5) e Poulsen (voto 5,5), con Sparv (voto 5,5) e Olsson (voto 5,5) al centro. Coppia d’attacco formata da Royer (voto 5) e Onuachu (voto 5).
VOTO NAPOLI 7: La squadra partenopea fa il bello e il cattivo tempo nei primi 45′ di gioco: il Midtjylland non costituisce un’avversaria di livello, ma gli uomini di Sarri si confermano ancora una volta squadra vera! MIGLIORE NAPOLI: INSIGNE VOTO 7: Non segna neanche un gol, ma entra in tutte e tre le reti dei partenopei. Rappresenta l’uomo in più del Napoli in questo primo tempo. PEGGIORE NAPOLI: REINA VOTO 6: Indichiamo nello spagnolo il peggiore in campo per una sola ragione: è il meno impegnato fra tutti! VOTO MIDTJYLLAND 5: Non infieriamo nelle pagelle perché fanno il possibile: per il Napoli penetrare nella difesa danese è facile come affondare una lama nel burro. MIGLIORE MIDTJYLLAND: ANDERSEN VOTO 6: Il migliore in campo dei danesi è il portiere, che subisce tre gol e non è neanche “perfetto” in tutte le occasioni: nulla si salva nel disastro danese! PEGGIORE MIDTJYLLAND: ROMER VOTO 5: Insigne sulla fascia gli fa girare la testa a lungo: difficilmente si riprenderà da questa notte da incubo!
Impegnato in un paio di occasioni si fa sempre trovare pronto.
Il terzino destro si conferma una garanzia per Sarri: impreziosisce la sua prestazione con un gol di difficile realizzazione.
Giocare centrale di difesa assieme ad un Koulibaly in stato di grazia non dev’essere il più complicato dei mestieri: lui ci mette il solito impegno.
La vera novità rispetto al Napoli targato Benitez è la difesa granitica: tanto del miglioramento partenopeo è da attribuire al roccioso senegalese.
Macina chilometri sulla fascia sinistra proponendosi spesso in sovrapposizione. Tanti inserimenti e tanti cross confezionano una prestazione eccellente. (dal 69′ HYSAJ 6: L’ex Empoli entra al posto di Strinic e gestisce con tranquillità la sua zona di competenza).
A poco a poco sembra essere in procinto di ritrovare lo smalto di Empoli. Il Midtjylland non costituisce un test probante, ma se la manovra azzurra è fluida è anche merito suo.
Grinta e inserimenti intelligenti: il primo cambio a centrocampo che ogni allenatore desidererebbe in rosa.
Ha ormai ritrovato fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, e si vede. Intraprendenza, assist e conclusioni dal limite per lui: giocatore ritrovato. (dal 53′ ALLAN 6,5: Il centrocampista brasiliano mette in campo il solito ardore: quantità e qualità si alternano con sapienza.)
Soprattutto nel primo tempo è inafferabile. Trova il gol dell’1 a 0 in leggero fuorigioco. Pochi minuti prima aveva mancato l’appuntamento col gol dopo un altro splendido assist di Insigne.
Fino a quando rimane in campo è la luce del Napoli: non trova la via della rete ma entra in tre dei quattro gol realizzati dai compagni fino alla sua permanenza sul terreno di gioco. Quando migliorerà il suo feeling con il gol, sarà un top-player! (dal 57′ CALLLEJON 6,5: Sarri lo getta nella mischia sul 4 a 0: lui non perde occasione per timbrare il cartellino e fissare il punteggio sul 5 a 0 dopo un bel colpo di testa.
Ancora una volta sfrutta al meglio la chance da titolare concessagli da Sarri in Europa realizzando una doppietta. Dimostra di essere un’alternativa più che valida ad Higuain. A
Ancora una volta il “Maestro” Sarri dà una lezione al pari ruolo avversario. Ha creato un congegno perfetto: fino a quando gli ingranaggi funzioneranno sarà difficile per chiunque fermare il suo Napoli.
Subisce 5 gol e almeno su un paio non è certamente impeccabile. Serata da dimenticare al più presto
Insigne gli fa girare la testa: dalla sua fascia arrivano la maggior parte dei pericoli per i danesi.
In balia degli attaccanti azzurri non riesce quasi mai a far valere la sua fisicità.
Gli tocca lo stesso destino del compagno di reparto Banggaard: Gabbiandini&co. con lui hanno vita facile.
Sebbene soffra maledettamente i tagli degli esterni del tridente azzurro è comunque il migliore del reparto difensivo.
Se il suo spostamento dalla difesa al centrocampo rispetto alla gara in Danimarca doveva offrire protezione: l’obiettivo è miseramente fallito. ( Il suo ingresso in campo non si nota: non dispone dei mezzi tecnici per cambiare volto alla partita.)
Non riesce praticamente mai ad interrompere le trame di gioco ordite da Valdifiori. Anche per lui una serataccia.
Il più intraprendente della mediana danese: va vicino al gol nel secondo tempo ma Reina gli dice di no. (dal 69′ SISTO 6,5: Il prospetto più interessante del Midtjylland si mette in mostra rendendosi protagonista di giocate tecniche ed esecuzioni veloci.)
Partita difficile da giudicare: non si rende quasi mai protagonista.
Tanta corse a vuoto: la difesa azzurra ha vita facile a limitarne le sortite offensive.
Koulibaly lo sovrasta e lo “umilia” in più di un’occasione ricordandogli che la sola fisicità non basta. (dal 62′ PUSIC 5: Non incide sul match e non crea scompiglio nella difesa azzurra. Un cambio inutile.
Si sconfigge in partenza schierando una squadra ultra-difensiva: l’errore sta nello sperare di uscire indenne dal San Paolo pensando solo a difendersi. A sua difesa diciamo che anche con 10 punte il risultato non sarebbe cambiato.
(Dario D’Angelo)
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