Derby pirotecnico ed emozioni a cascata all’Olimpico di Roma per la 167sima stracittadina della capitale. Alla fine la spunta la Lazio. 2-1 finale, grazie alla magia di Miroslav Klose che fa esplodere la curva nord a 30 secondi dalla fine. Per i biancocelesti un ritorno alla vittoria che mancava dall’11 aprile 2009. Dati alla mano, un successo meritato per il team di Edy Reja. Infatti, i biancocelesti tirano totalmente quasi il quadruplo dei cugini. Dopo un avvio di gara un po’ timido la Lazio esce alla grande e prende fiducia e coraggio specialmente dall’espulsione di Kjaer. L’inizio della partita è però di marca giallorossa. La caparbietà di Josè Angel e la classe di Bojan e Pjanic confezionano un assist al bacio per Osvaldo. Al momento dell’ultimo passaggio dell’ex Lione movimento strano della difesa laziale, che anziché ripiegare sugli avversari, salgono in maniera disunita. Dias è l’ultimo del gruppo laziale a salire. Osvaldo, nuova volpe del calcio italiano non sbaglia. E purga, anche lui. Ci tiene a esplicitarlo e si becca un ammonizione del fiscale Tagliavento. Roma che tiene possesso palla e prova a raddoppiare. Gago e Pjanic la fanno girare e guadagnano il centrocampo. Ma sul finale del primo tempo la Lazio pian piano risorge. Parte il secondo tempo ed è tutta un’altra partita! Al quinto minuto, Hernanes pesca in area Brocchi che scatta verso Stekelenburg. Tra i due si frappone una stupidaggine di Kjaer che trattiene per un braccio il mediano laziale che casca in area. Rigore ed espulsione per il danese. Il profeta dagli undici metri realizza. E l’Olimpico cambia musica. La Lazio sospinta dalla curva nord attacca da ogni versante. La Roma schiacciata si affida ai recuperi di Heinze e De Rossi per ripartire. 19 complessivi per l’argentino e 18 per il romano. Le Aquile costruiscono un’azione pericolosa dopo l’altra, annullando l’offensiva giallorossa. Arriveranno al 62,5 % di pericolosità gli uomini di Reja, raddoppiando quasi i cugini (35,3%). Ed aumentano a dismisura anche i corner (7-2). Tutta Roma biancoceleste, ma due legni clamorosi di Klose e Cissè le strozzano in gola l’urlo. Ma la festa s’ha da fare. Ed esplode al 92’. Matuzalem, entrato da poco, si infila da vie centrali – come solito dei laziali (41%) – e serve Klose che stoppa e di piatto batte Stekelenburg. Ottimo lavoro durante i 90 minuti di Edy Reja. Con merito ritrova il sorriso e risponde sul campo agli attacchi di Totti. Sposta il baricentro dall’1-1 in poi e costringe i suoi a pressare in maniera assidua. Rispondono presente Konko e Ledesma che recuperano palloni a non finire. E il risultato è anche una gran supremazia territoriale dei biancocelesti 10’:35’’ contro quella dei romanisti 7’:58’’. Per la squadra di Luis Enrique, invece una sconfitta meritata. Dice tanto il fatto che sia il solo Bojan là davanti a calciare in porta. Ed Osvaldo nel frattempo ce la mette tutta, ma senza rifornimenti adeguati non può pungere ancora. Sarà dunque dura digerire questo risultato per le vie di Trigoria. Ma occorre una reazione. Quindi settimana decisiva per il lavoro di Luis Enrique. Una squadra nuova, che deve continuare a far bene e giocare al calcio, senza troppi cali di pressione. (Francesco Davide Zaza)