Contro lo Zurigo la Lazio avrà un solo risultato a disposizione: la vittoria. Una gioia finora sconosciuta, nel girone di Europa League, per la formazione biancoceleste, che sta viaggiando a mille ‘solo’ in campionato. Anche gli svizzeri, però, cercano i tre punti. Da parte loro, nessun timore reverenziale, come si evince dalle dichiarazioni della vigilia. “Non firmo per il pareggio”, ha dichiarato il tecnico Fischer, che ha caricato a dovere la squadra, chiedendo massima attenzione. Fermo restando che, a suo avviso, la sfida di stasera dell’Olimpico non sarà decisiva per la qualificazione: “Dopo ce ne saranno altre due…”. Giochi apertissimi, dunque. Sulla stessa lunghezza d’onda il giovane talento Mehmedi, che ha definito forte la Lazio, “ma non è certo il Barcellona: solo con loro non ci sarebbero speranze”. Dichiarazioni piuttosto spavalde, che potrebbero anche sortire un effetto non voluto: quello di scatenare l’orgoglio del gruppo Reja. Che di questi tempi non è un certo un cliente facile. Per nessuno. Gli aquilotti, per centrare il loro primo successo europeo (preliminari esclusi), si affideranno in avanti all’irrinunciabile Klose e al bomber di Coppa Tommaso Rocchi. Il tedescone sogna un’altra perla da regalare ai tifosi; finora ha centrato il bersaglio già 8 volte, in appena 11 presenze stagionali. Una media mostruosa, decisiva per le fortune biancocelesti. Anche Rocchi ha tanti motivi per gioire. Dopo il gol numero 100 realizzato in campionato al Sant’Elia, il suo prossimo obiettivo è presto detto: provare ad agganciare e superare il mitico Bruno Giordano, che di reti con la maglia biancoceleste ne realizzò 108. Alle spalle del duo offensivo, non ci sarà il Profeta Hernanes, ancora dolorante alla caviglia; per lui solo panchina, come per Cisse, Brocchi e Konko. Il centrocampo sarà schierato a quattro e vedrà Sculli e Lulic sulle fasce, con Ledesma e Cana nel mezzo. Soprattutto per l’albanese sarà un’occasione d’oro per mettersi in mostra, complici anche le assenze di Matuzalem e Gonzalez. Ancora lunghi, poi, i tempi di recupero per Stefano Mauri, che sta soffrendo per una ricaduta muscolare, dopo lo stiramento patito a settembre. Reja dovrà aspettare ancora prima di riaverlo abile e arruolabile.
Almeno fino a dicembre i biancocelesti dovranno cavarsela senza la loro talentuosa mezzala. Uno che permette di cambiare moduli come fossero calzini.
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