Lazio in crisi? Non proprio, perché ieri sera ha dimostrato di avere le qualità giuste nonostante un inizio campionato un po’ traballante. Espugna infatti lo stadio del Cesena e porta a casa tre punti preziosi. Eppure inizialmente si era temuto un nuovo scivolone, dopo il vantaggio dei cesenati ad opera di Mutu. Lazio in campo con nuovo modulo tattico: 4-4-2 al posto del 4-2-3-1 che evidentemente non aveva funzionato. Per il Cesena tre attaccanti: oltre a Mutu ecco infatti anche Eder e Cadreva. Sembra cominciare tutto bene per i romagnoli, molto agguerriti: Stankevicius sbaglia il tentativo di fuorigioco e Mutu non ha problemi a stoppate di petto e quindi a infilare in rete con un piattone di destro. E’ un errore che la difesa laziale continua a fare, ci sarà da lavorare sul tentativo di messa in atto fuorigioco. Il Cesena cerca il raddoppio: al 18esimo cross di Lauro ma Guana non raccoglie. La Lazio si sveglia: Klose fa una bella giocata e il portiere del Cesena salva ma è costretto a sudare. Alla mezz’ora infatti nuovo tentativo laziale: Ledesma dà a Cissè che tira al volo: ottima giocata del francese, palla fermata sulla linea. Il Cesena sembra aver tirato i remi in barca. Il secondo tempo vede una Lazio ancor più decisa e un Cesena ormai in difficoltà. Bastano solo due minuti di gioco perché i romani si aggiudichino un calcio di rigore. Diakitè, saltato sugli sviluppi di un calcio di rigore, viene messo giù da Rossi. Hernanes sul dischetto che infila. Squadre in parità. Si riparte e con le squadre che si prendono le misure. Azione di Cissè che dà una bella palla a Klose: esterno destro del tedesco che lascia completamente immobile il portiere cesenate. La partita finisce qua e Reja che solo pochi giorni fa aveva rassegnato le dimissioni, torna a casa con una squadra che non ha intenzione di lasciarlo andare. Cè ancora del lavoro da fare per la Lazio, però: di fatto la squadra ha tenuto il campo per non più di mezz’ora, c’è bisogno di maggior costanza.