In questa settima giornata del campionato di serie A la Lazio di Vladimir Petkovic continua la propria serie positiva, interrotta solamente dalla brutta batosta rimediata in casa del Napoli, espugnando l’Adriatico di Pescara. Grande protagonista della gara, come di consueto, è il “profeta” Hernanes, autore questa domenica di una strepitosa doppietta. Una partita, praticamente già decisa al termine del primo tempo, che permette ai biancocelesti di allontanarsi ulteriormente dall’altra squadra della capitale e salire così a quota 15 punti, mentre il Pescara si ferma bruscamente dopo un pareggio e due vittorie consecutive. Leggendo il match andato in scena alle ore 15 di domenica 7 ottobre, un dato su tutti salta all’occhio, vale a dire quello relativo alla pericolosità: 36% Pescara contro 74% Lazio. Questo, insieme al fatto che il possesso di palla è esattamente 50%-50%, dice in estrema sintesi quella che è stata la partita. La Lazio ha giocato per poco più di mezz’ora, chiudendo la partita con tre gol, dopodiché ha sostanzialmente dosato le forze, gestendo il gioco senza mai rischiare nulla. Insomma, la partita perfetta che qualunque allenatore auspicherebbe. Una squadra che, oltre alla qualità del gioco prodotta, è estremamente cinica: su 6 tiri nello specchio, ben 3 vengono trasformati in gol. E questa è il tratto fondamentale che distingue una buona squadra dalle discrete ambizioni da un’ottima squadra che punta in alto. A fronte di una supremazia territoriale che, nonostante il risultato decisamente severo, è a favore dei padroni di casa (11’26” contro i 10’38” della Lazio), i biancocelesti fanno registrare al termine dei novanta minuti di gioco una netta superiorità per quanto riguarda l’attacco alla porta avversaria: gli uomini di Petkovic arrivano a quota 50%, ben dieci punti percentuali in più degli avversari, fermi a 40,8%. Anche la retroguardia della squadra capitolina risulta essere più solida al termine della gara, mostrando un buon 59,2% di protezione della propria area contro il 50% del Pescara. Andiamo dunque a vedere i gol e le dichiarazioni rilasciate a fine gara dai protagonisti del match.
Il primo gol della Lazio in un primo tempo a dir poco travolgente per i biancocelesti è realizzato da Hernanes su punizione: bella traiettoria dai 25 metri che si insacca alle spalle di Perin anche a causa della complicità nella scelta di tempo dell’estremo difensore bianco azzurro. Va però detto che l’esecuzione del ‘Profeta’ brasiliano è stata perfetta (0-1). La seconda rete è un contropiede da manuale orchestrato dal trio delle meraviglie Candreva-Hernanes-Klose, che si conclude con un capolavoro del bomber tedesco, che mette a sedere il portiere con una finta e firma la prima rete personale del match (0-2). Non è ancora finita la bufera per il Pescara. Passano pochi minuti, e sempre Miro Klose, stavolta di testa su calcio d’angolo di Ledesma, lasciato tutto solo da Terlizzi, insacca alle spalle di un incolpevole Perin e chiude definitivamente la partita sul punteggio di 0-3, firmando la doppietta personale e il quinto centro stagionale (0-3).
L’allenatore del Pescara, Giovanni Stroppa, al termine della gara che ha visto il suo Pescara perdere per 3-0 contro la Lazio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il gol all’inizio ci ha frastornati, poi gli altri due ci hanno ancora di più penalizzato. Nel secondo tempo abbiamo provato a reagire, ma era troppo tardi: dovevamo mettere in campo armi diverse, ma sembravamo davvero un pugile frastornato. Dobbiamo migliorare sulla gestione di palla da parte degli attaccanti, abbiamo perso troppe palle davanti”. Autore di una grande prestazione, il Profeta Hernanes commenta soddisfatto la vittoria sul Pescara: “E’ vero abbiamo fatto risultato nel primo tempo e non potevano lasciarci andare nel secondo tempo. Qualche occasione, ma abbiamo retto bene. E’ stato un buon risultato per arrivare alla sosta con tranquillità. Qualcosa in più del terzo posto? Vogliamo fare bene e migliorare rispetto agli anni scorsi. Vogliamo fare un salto di qualità per giocare a un livello più alto. Quando segno non perdiamo mai? La squadra è sempre la squadra. Tutti stanno facendo bene e non c’è un singolo”.