Una vittoria sonora e indiscutibile quella del Catania di oggi, che ha battuto per 4-0 la Lazio. Condizione, carattere e qualità quest’oggi si sono diffuse tutte da una parte, così da permettere agli uomini di Maran il ritorno alla vittorio dopo quasi un mese di attesa. La sconfitta della Lazio arriva dopo una prestazione incolore che raramente ha visto i giocatori biancocelesti mettere in difficoltà gli etnei. Fin da domani il tecnico bosniaco analizzerà la gara cercando di riuscire a capire quali sono state le lacune collettive e individuali che hanno contribuito a questa disfatta. Nel frattempo ci proviamo noi, cercando come di consueto di rileggere in chiave statistica il match. Il possesso palla a fine gara nonostante la sconfitta è di marca laziale (56%). Motivo di ciò è probabilmente la lunga fase di gioco nella ripresa orchestrata dai biancocelesti nel tentativo di ribaltare il 3-0 di fine primo tempo. Per lo stesso motivo il dato relativo alla supremazia territoriale pende dalla parte degli ospiti (10’06’’ contro gli 8’03’’ del Catania). Di contro, però la Lazio non riesce quasi mai ad arrivare dalle parti di Andujar, con la difesa del Catania che controlla agevolmente le azioni di sponda e le potenziali finalizzazioni da palla esterna sia di Rocchi che di Floccari. L’efficace transizione difensiva dei padroni di casa si legge in una protezione dell’area intorno al 52% contro quella laziale ferma al 41%. Anche Per quanto riguarda i tiri totali l’indirizzo è rossazzurro: 13-9 quelli complessivi, quelli in porta. Le uniche note più o meno positive (se le si vuol chiamare così) arrivano dalle prestazioni di Dias (28 palloni recuperati) e di Ledesma (61 passaggi completati). Candreva e Lodi sono stati invece coloro che più di tutti hanno tirato verso lo specchio avversario, grazie ai 3 tiri a testa.
La rete del vantaggio catanese arriva grazie a un ottimo spunto di Alejandro Gomez (migliore in campo) dalla fascia sinistra dopo soli otto minuti. L’asso degli etnei se ne va in progressione sulla fascia bruciando Biava e, mentre tutti attendono un cross in area, sfodera una legnata che sorprende Bizzarri sul suo palo (1-0). Il Catania raddoppia al 24’ grazie a un penalty causato da un colpo di gomito di Dias su cross di Izco. Lodi dal dischetto si conferma implacabile e spiazza Bizzarri mirando all’angolino basso (2-0). Passano solamente tre minuti, e Gomez serve il tris. Marchese viene lanciato in area da Lodi sul lato sinistro. Il controllo del terzino mette fuori causa un confuso Konko e aziona il cross morbido che in area trova l’inserimento di Gomez in scivolata. Bizzarri è colto contro tempo e viene battuto, nonostante l’intervento disperato di Biava: il pallone ha già varcato la linea di porta, e arbitro e assistenti sono attenti a cogliere ciò (3-0). Il quarto gol dei padroni di casa arriva nel secondo tempo in azione di contropiede al 24’ minuto. Lodi aziona in velocità Gomez, il quale sfreccia verso l’area e serve a Barrientos un pallone che necessita solo di essere spinto in rete (4-0).
L’allenatore del Catania, Rolando Maran, intervistato da Sky, è soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori: “E’ stata una settimana particolare, siamo arrivati con la voglia di cancellare l’amarezza. Lo abbiamo fatto nel migliore dei modi, la squadra ha fatto una grande partita: è il coronamento di una settimana dove abbiamo cercato la concentrazione per arrivare a risultati positivi. Faccio i miei complimenti alla squadra”.
Di umore inverso Petkovic. Il tecnico laziale ha analizzato ai microfoni di Sky Sport la sconfitta: “Una partita andata storta, anche sul piano mentale: non si può dopo mollare dopo il 2-0, bisogna dare tutto fino all’ultimo minuto. Non sono ancora riuscito a correggere gli scatti negativi che a volte ha questa squadra. Come allenatore devo prendermi la responsabilità poichè sono io quello che manda la squadra in campo. Sicuramente abbiamo dato un dispiacere al nostro pubblico e questo mi rattrista”. La prossima sfida per la Lazio sarà contro la Roma nella partita più attesa dal popolo biancoceleste, ma il tecnico bosniaco predica calma: “Prima c’è la partita di coppa contro il Panathinaikos: poi penseremo a questo importantissimo derby. Sicuramente è una partita dal sapore particolare, sono convinto che dopo questa partita i miei giocatori torneranno con i piedi per terra. Tutti abbiamo l’obbligo di dare di più. Rinnovo? Queste sono solo voci, non ho ancora dimostrato nulla. Ci vuole tempo per convincere e vincere”.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)