La Lazio vola: l’1-0 sul campo della Sampdoria, tornata nel vortice delle sconfitte in serie nonostante l’esordio in panchina di Delio Rossi – un ex – proietta i biancocelesti addirittura al secondo posto in classifica, approfittando del pareggio dell’Inter contro il Genoa. Un grande modo per chiudere la stagione quello di Petkovic, che può tirare un primo e più che lusinghiero bilancio della sua prima stagione in Italia. La Lazio è diventata una grande squadra: capitalizza il risultato con uno sforzo minimo, “accontendandosi” di controllare il pallone (54% di possesso) e di affacciarsi ogni tanto dalle parti di Romero (sono 10 le conclusioni in porta con appena 2 volte in cui la porta è stata centrata: 11 e 3 il dato della Sampdoria. 606 i passaggi andati a buon fine con il 66,6% di positività, per la Sampdoria ci sono 552 palloni e il 61,4% di realizzazione. Come spesso accade la differenza l’ha fatta la concretezza offensiva: la Lazio a parità di occasioni è stata più pericolosa (41,6% contro 32,7%) avendo attaccato maggiormente la porta (43,5% per la Sampdoria, 49,1% per la Lazio). Delio Rossi non è dunque riuscito a sistemare il maggior difetto dei blucerchiati, ovvero quello relativo al peso offensivo: certo in una settimana non poteva fare i miracoli, e va detto che Maxi Lopez è ancora indisponibile. Insomma, ci sarà da lavorare per far risalire una squadra che ha degli evidenti limiti e che ora è tornata a invischiarsi nella lotta per non retrocedere (+2 sul terzultimo posto). La Lazio al contrario brinda alla fine del 2012 avendo addirittura propositi di scudetto: i punti dalla Juventus sono 8, una distanza non incolmabile anche se i bianconeri hanno tutt’altro passo a livello di costanza e nello scontro diretto non hanno vinto solo per episodi sfortunati. Benissimo Ledesma: il centrocampista ha giocato 52 palloni ma ne ha anche recuperati 24, applicandosi alla grande nel doppio ruolo nella zona nevralgica, mancando la Lazio di un vero e proprio incontrista. Anche Stefan Radu si è fatto valere: 24 recuperi per il rumeno, conditi da 47 palloni giocati. I biancocelesti però hanno attaccato su entrambe le fasce: Konko infatti è andato alla conclusione in ben 4 occasioni, dimostrandosi il giocatore più pericoloso in campo. In questa voce statistica bene anche Eder e Icardi, rispettivamente con 3 e 2 conclusioni; l’argentino ha provato a tenere da solo il peso dell’attacco, ma il compito contro un ottimo Biava (33 recuperi) era improbo. Conferma i suoi progressi Pedro Obiang: lo spagnolo ha fatto benissimo le due fasi, sopperendo all’assenza di Maresca prendendosi il compito di impostare: 54 passaggi andati a buon fine, oltre a 24 recuperi.



Classica mischia in area, il pallone arriva al ‘Profeta’ Hernanes, che riesce a trovare la giusta traiettoria in mezzo ad una selva di gambe. C’è anche una leggera deviazione di Gastaldello, e per Romero non c’è più niente da fare. E’ il gol partita, il settimo per Hernanes in questo campionato.



Delio Rossi esordisce sulla panchina della Sampdoria con una sconfitta nello stadio che una volta era suo. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport: “La Lazio è una squadra forte, ma spesso la partita vive di episodi. Prima del loro gol infatti avevamo anche creato diverse occasioni. Loro hanno però dimostrato di meritare la classifica che hanno: noi dovevamo ragionare di più per colpire la loro difesa”. Un accenno al mercato, ovviamente: “Parleremo con la società, cercheremo di intervenire e fare qualcosa con quelli che abbiamo in rosa. Il compito non è semplicissimo, ma lavorando possiamo farcela”. Vladimir Petkovic va in vacanza con il secondo posto in tasca, ma ai microfoni di Rai Sport predica umiltà: “Non siamo noi l’anti-Juventus, noi cerchiamo sempre di fare il nostro campionato gara dopo gara. Dobbiamo sempre avere i piedi di piombo. Oggi siamo stati bravi, sia a trovare il gol del vantaggio che a contrastarli quando loro hanno avuto una grande reazione. Vedremo dove potremo arrivare al termine del campionato”. I tifosi sperano ovviamente che sia almeno il terzo posto e i preliminari di Champions League, sfuggiti sempre per centimetri nelle ultime due stagioni.



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