Grande sfida quella di domani sera all’Olimpico di Roma. Per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League si affrontano Lazio e Atlético Madrid. Una competizione, l’Europa League, che non ha mai visto trionfare una squadra italiana: nel 1998 l’Inter sconfisse proprio la Lazio nella finale di Parigi, ma era ancora Coppa UEFA. Tempi bui per le nostre squadre, abituate in passato a dominare in questa coppa: tra il 1988 e il 1995 c’è stata almeno un’italiana all’ultimo atto, e per ben tre volte la finale è stata un derby nostrano; ma dal 1999 non ci giochiamo la possibilità di vincere. La Lazio quest’anno sembra però aver preso molto sul serio la competizione: è la prima volta nell’era Lotito che i biancocelesti accedono alla fase a eliminazione diretta. Di fronte c’è una squadra spagnola e il bilancio in questi incroci non è del tutto favorevole. Reja manderà in campo la miglior formazione possibile, contestualmente agli infortuni che da tempo falcidiano i biancocelesti. Nella odierna conferenza stampa il tecnico biancoceleste non si è troppo sbottonato circa le scelte, lasciando intendere che deciderà all’ultimo ma che spera di recuperare qualcuno (il riferimento è soprattutto a Biava e Lulic) e che dovrà aggregare qualche ragazzo della Primavera. Conferme per Konko a sinistra (“l’ho già provato, deciderò domani”), in caso andrà Zauri a destra. Ballottaggi al centro: sicuro del posto Diakite, Biava se la gioca con Stankevicius. Se Lulic non recupera, dentro Candreva. In mezzo ovviamente Ledesma anche se Reja ha sottolineato come non si sia ancora fermato e sia stanco, e Matuzalem; verso una maglia da titolare anche l’uruguayano Gonzalez, che sta sempre più convincendo in questo periodo. L’Atlético Madrid arriva a Roma con l’intenzione di tentare il colpaccio, o comunque di centrare un risultato utile per il ritorno del Vicente Calderon. L’allenatore è uno che conosce bene l’Olimpico e la realtà Lazio: Diego Simeone con i biancocelesti ha giocato quattro stagioni, vincendo scudetto e coppa Italia alla sua prima stagione. Con lui alla guida, i colchoneros si sono ripresi in campionato dopo l’avvio choc che in dicembre ha portato al licenziamento di Gregorio Manzano: ora l’Atlético è sesto, a un punto dall’ultimo posto disponibile per la Champions League. Domani sera dovrà fare a meno dell’ex juventino Tiago (infortunato) e del nuovo acquisto Fran Mérida, che avendo già giocato questa competizione con lo Sporting Braga non potrà essere della partita. Il Cholo si affiderà allora a un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Diego che la Juventus scaricò dopo una stagione non certo esaltante. Insieme a lui, nel probabile 4-5-1 dei biancorossi, saranno da tenere d’occhio Arda Turan, laterale turco che agli Europei del 2008 esplose salvo poi perdersi un po’, e naturalmente Radamel Falcao, capocannoniere uscente dell’Europa League con la maglia del Porto: sarà il colombiano lo spauracchio numero uno per la Lazio. Per proteggere la porta ed evitare di subire gol, a presidiare la difesa ci sarà Diego Godin: l’uruguayano, cercato in passato anche da club italiani, compie domani proprio 26 anni. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Lazio-Atlético Madrid.
Marchetti; Zauri, Biava, Diakité, Konko; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Lulic; Klose. All. Reja.
Courtois; Perea, Godin, Dominguez, Filipe; Salvio, Gabi, Adrian, Diego, Arda Turan; Falcao. All. Simeone.
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