In casa Lazio impazza il caos. Edy Reja, intercettato dai cronisti all’aeroporto di Fiumicino, poco prima della partenza per Madrid, ha risposto bruscamente a chi gli chiedeva delle dimissioni: “Ma non è possibile avere un po’ di privacy? Adesso basta! Le riprese le avete fatte, lasciatemi in pace”. E’ evidente il nervosismo del tecnico biancoceleste, che si sente in balìa degli eventi. Secondo le ultime indiscrezioni, riferite dal collega Alfredo Pedullà, pare che sia stata la squadra a convincere il mister ad aggregarsi alla spedizione, anche se, a quanto pare, quella contro l’Atletico Madrid sarà la sua ultima gara sulla panchina della Lazio. Stasera Reja dovrebbe parlare in conferenza-stampa e di sicuro se ne saprà di più su tutta la vicenda, sempre che il tecnico abbia voglia di parlarne. Non è da escludere, visto il nervosismo di queste ore, che decida di mantenere uno stretto riserbo almeno fino all’ufficializzazione dell’addio, che potrebbe arrivare dopo la trasferta madrilena. Tutto può essere al momento, difficile fare previsioni esatte. Intanto domani sera c’è una partita di Europa League da onorare, esattamente il match di ritorno dei sedicesimi contro l’Atletico. A introdurre la sfida, che pare segnata dopo il 3-1 dei colchoneros all’Olimpico, è stato Diego Simeone, che ha invitato i suoi a non dare ancora per spacciata la Lazio. Il discorso-qualificazione, a suo dire, è ancora in piedi, quindi è meglio mantenere “alta la concentrazione. Non dobbiamo pensare che sia già finita”. Il Cholo ha chiamato in causa il suo passato biancoceleste: sa che quella “è una squadra che non molla mai”. Niente calcoli, quindi, l’obiettivo è pensare a passare il turno, senza distrazioni di sorta. Il coach argentino è un caparbio per natura, ma lo sono anche le squadre italiane, che, fa notare, “nei momenti difficili si esaltano, i Mondiali vinti dall’Italia ne sono la prova”. Certo, quello della Lazio è riduttivo definirlo un momento difficile. Squadra e società sono nel marasma più totale e non sarà di certo facile provare a giocare con la mente sgombra, per di più in uno stadio caldissimo come il ‘Vicente Calderon‘. I biancocelesti dovranno fare appello a tutte le loro risorse, tecniche e soprattutto psicologiche.
Ribaltare il ko dell’andata appare la classica missione impossibile. Ma avessi detto mai…
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