La Lazio bette 3-1 l’Inter e si aggiudica l’ultimo spareggio per il terzo posto. Che comunque non le conferisce il pass per la Champions: quello se lo piglia l’Udinese, che contemporaneamente vince a Catania e vanifica l’ultimo sforzo laziale. La partita ha espresso una sostanziale equivalenza di forze in campo, che la Lazio ha convertito a proprio vantaggio per aver sfruttato meglio quanto creato. Entrambe le squadre hanno tirato in porta 12 volte: la Lazio ha centrato lo specchio in 7 occasioni, raggiungendo un indice di pericolosità del 66%, l’Inter in 5 (52%). In fondo, la differenza è stata lì: l’Inter, specie nel secondo tempo, ha gestito di più il pallone, toccando quota 560 palloni giocati per un possesso palla pari al 53%. Di contro la Lazio ha manovrato 497 sfere, raggiungendo il 47% di possesso. L’Inter ci ha provato con volontà, questo è innegabile: nella ripresa, i nerazzurri hanno accresciuto la propria supremazia territoriale, ovvero il tempo trascorso nella metacampo avversaria. Alla fine sono 10’25” i minuti spesi all’attacco, contro 7’41” della Lazio, consumatisi prevalentemente nell’avvio aggressivo. A livello di singoli è stato molto coinvolto, ma non altrettanto efficace, il terzino Maicon, che ha gestito 55 passaggi riusciti (record di partita, seguito da Cambiasso con 47). In fase conclusiva scatenato Candreva, probabilmente il migliore in campo (per le pagelle della partita clicca qui), che ha collezionato 5 tiri; alle sue spalle un buon Guarin con 4 tentativi a rete, seguito da Milito con 3 e Kozak con 2.
L’azione dell’Inter si sviluppa sul lato destro. Maicon giunge al limite ad allarga per Zanetti, il capitano punta il fondo salvo poi scaricare all’indietro ancora per Maicon, che riceve sullo spigolo destro dell’area; Ledesma entra in scivolata, Maicon sposta il pallone evitando il laziale, il contatto è netto; il dubbio è: dentro o fuori dall’area? Sembrerebbe dentro, anche se forse la gamba falciata, la sinistra, è di poco fuori area al momento dell’impatto: sottigliezze, certo decisive, ma davvero difficili da cogliere a velocità naturale. Dal dischetto Milito mette tutti d’accordo: interno destro basso alla destra di Bizzarri, che intuisce ma non arriva all’angolino. 1-1 Lazio al 58′: Candreva scaglia un destro da fuori area: la palla rimbalza davanti a Castellazzi che la devia in corner, pur dopo un rimbalzo maligno. Sul corner seguente, Ledesma mette in mezzo, in area piccola svetta Kozak che insacca sul secondo palo. Nello specifico, Castellazzi colpevole di mancata uscita in zona teoricamente sua. 2-1 Lazio al 63′: Lulic riceve a sinistra: scatta, punta Maicon, lo aggira col trucco palla di qui-uomo di là, entra in area, tocca al limite per Candreva; l’interno ha il tempo di prendere la mira e piega le mani a Castellazzi con un potente destro di collo. 3-1 Lazio al 91′: Candreva lancia Kozak in posizione regolare, il ceco aggira Castellazzi sulla sinistra, ma quando calcia trova il balzo del portiere che respinge; la palla rimbalza in zona Mauri, che si coordina e schiaffa in rete col destro, dando le esatte dimensioni al punteggio.
Ai microfoni di Sky è intervenuto nel post partita un Edy Reja decisamente sereno, persino divertito nel dialogo a distanza col collega Guidolin: “Guidolin è riuscito a fregarmi anche quest’anno: l’anno prossimo toccherà a me. L’Udinese ha meritato, noi abbiamo avuto problemi con gli infortuni. Se non avessi avuto tutti i problemi con la rosa sicuramente saremmo riusciti ad arrivare terzi quest’anno. Peccato, ma abbiamo fatto bene e abbiamo migliorato la posizione dell’anno scorso. Se ci saranno le basi per ripartire continueremo assieme, altrimenti ognuno per la propria strada“. Di contro è intervenuto Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, sempre a SkySport: “Sono insoddisfatto ed è normale, perchè penso che abbiamo giocato un bel primo tempo. Non abbiamo concretizzato quanto abbiamo creato, cosa che invece ha fatto la Lazio: dobbiamo riflettere su queste situazioni. La prossima stagione bisognerà iniziare anticipatamente, c’è tanta voglia di ripartire e costruire per una stagione importante. Sarò io in panchina? Chiedete al presidente“.