La Lazio esce indenne da White Hart Lane: a Londra finisce 0-0 una partita che si è mantenuta bella e vivace fino al 90′. In generale meglio il Tottenham, che ha fatto la partita come dimostra anche il dato relativo al possesso palla (61%), ma la Lazio si è difesa con ordine e in qualche occasione ha provato ripartenze ficcanti e veloci che hanno messo in difficoltà la retrogurdia inglese. La squadra di Villas-Boas non è però stata in grado di capitalizzare la superiorità nel gioco: i tiri sono stati soltanto 5, di cui tre nello specchio della porta, segno che gli Spurs hanno sì comandato le operazioni ma si sono persi molte volte ai 16 metri. Certo, sul dato influiscono i due gol annullati a Demspey e Walker (sviste di guardalinee e arbitro), ma alla fine la statistica non è dissimile da quella della Lazio che giocando sulle ripartenze ha messo insieme tre conclusioni, di cui una sola in porta. Il Tottenham ha battuto 6 angoli (due per la squadra di Petkovic), su uno di questi è arrivato il secondo gol annullato, sugli altri la Lazio si è sempre salvata anche se con un po’ di affanno in qualche occasione. Bene la linea difensiva biancoceleste, che ha messo in fuorigioco gli attaccanti inglesi per 4 volte (ma uno di questi non c’era, e sarebbe stato gol), 3 volte invece gli avanti italiani sono finiti oltre il muro Spurs, con Vertonghen bravo a guidare il reparto. Emblematico il dato relativo ai falli: il Tottenham ne ha commessi solo 7, ben 22 quelli di una Lazio che spesso è dovuta ricorrere al fallo tattico. Alla fine, i 4 ammoniti sono giusti, e almeno in un paio di occasioni Hategan ha graziato i biancocelesti.
La Lazio ha iniziato bene e ha rischiato di passare in vantaggio nei primi 15 minuti: ripartenza veloce con Hernanes a spingere il contropiede, palla a sinistra per Gonzalez che prende di infilata Walker e di prima intenzione mette dentro rasoterra: Klose è perfettamente appostato ed è in anticipo su Vertonghen, ma il belga forse lo disturba in maniera decisiva e l’attaccante della Lazio liscia incredibilmente il pallone. Poi sale in cattedra il Tottenham, che al 21′ si vede annullare il primo dei due gol: Bale da destra è libero di crossare perchè Lulic non lo pressa, il mancino a rientrare pesca la testa di Dempsey che taglia dietro Dias e infila Marchetti. Il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla, ma rivedendo le immagini si nota che Biava tiene in gioco, anche se per questione di centimetri, il centrocampista americano. La Lazio risponde: cross da destra di Lulic che per una volta si libera di Wallker, Vertonghen mette fuori in affanno e appena al limite dell’area irrompe Gonzalez che spara di prima intenzione senza far rimbalzare il pallone. Lloris è battuto, ma la palla colpisce la traversa interna. Il secondo gol annullato arriva al 72′: angolo a rientrare di Bale, traiettoria che raggiunge il secondo palo dove Walker stacca benissimo su Mauri e mette in porta. Anche qui Hategan fischia, ma in realtà il capitano della Lazio sente il contatto e si lascia cadere con eccessiva facilità, senza che il difensore del Tottenham faccia nulla di illegale per aiutarsi.
Villas-Boas si ritene soddisfatto per il punto ottenuto: “Abbiamo fatto una buona prestazione, non era facile contro la Lazio che si difendeva con dieci uomini dietro la linea della palla. Abbiamo dovuto faticare per entrare, credo che il risultato sarebbe dovuto essere più positivo per noi. Sono comunque molto soddisfatto dei miei ragazzi, abbiamo fatto una bellissima prestazione. Hanno giocato il calcio che ci piace tanto, tenendo la palla e l’iniziativa. Stiamo cercando un’identità di gioco, l’importante è mantenere la regolarità, certo è un peccato non essere riusciti a trovare un gol valido per ottenere i tre punti. La Lazio? Non gioca solo in transizione, è un’ottima squadra. Abbiamo impostato la partita cercando di limitare Ledesma, quando ci è scappato una volta ci ha messo in difficoltà. Petkovic è un ottimo allenatore, pratica un calcio offensivo che non penso si sia ancora visto in Italia”.
Anche Petkovic esce da White Hart Lane con il sorriso sulle labbra: “Siamo soddisfatti di questo punto. Sapevamo che avremmo dovuto soffrire, l’importante era non metterci da soli in questa sofferenza. Il Tottenham è stato molto forte fisicamente e in velocità, ma dopo mezz’ora abbiamo preso le misure e anche sulle fasce abbiamo chiuso molto bene. Anche oggi siamo riusciti a fare gioco, con qualche tiro li abbiamo spaventati. Zarate? Avevo bisogno di tenere su la palla e creare qualcosa, è questo il calcio che mi piace. Il turnover? Già oggi tre giocatori erano fuori per motivi vari, dovrò valutare in settimana se operare altri cambi. Certo c’è sempre la possibilità di rendere più fresca la squadra. Quello che conta per me è la mentalità: c’è la fase del possesso e quella del non possesso, mi interessa che la squadra abbia un atteggiamento propositivo, che cerchi di fare gioco credendo in se stessa. Nel secondo tempo eravamo troppo sulla difensiva, ma è stato anche merito del Tottenham che ha spinto molto”.
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