Partita senza storia all’Olimpico. Vince la Lazio, e lo fa nettamente e meritatamente col secco risultato di due a zero, frutto di un tempo giocato ed un altro, il secondo, con il piede staccato dall’acceleratore. Senza storia, dicevamo, e le statistiche non possono che confermarlo. La Lazio ha ottenuto un maggiore possesso palla, raccogliendo il 54% contro il 46% del Pescara: i padroni di casa hanno fatto la partita sin da subito, concedendo qualcosa in termini della gestione del pallone solo nella ripresa, a risultato acquisito. Evidente la superiorità della Lazio nella statistica delle conclusioni: i biancocelesti ne hanno effettuate 14, di cui 4 nello specchio della porta, mentre gli abruzzesi 7, di cui una sola ha centrato i pali difesi da Marchetti. Petkovic può però riflettere sulla precisione dei suoi uomini: se la Lazio vorrà fare strada fino in fondo dovrà sommare al solido impianto di gioco una maggiore verve realizzativa. La squadra biancelesete è particolare, poiché ha nei centrocampisti molte delle sue armi migliori (anche se non bisogna dimenticare che manca il top scorer Klose): anche oggi Antonio Candreva è arrivato al tiro più di tutti, calciando 3 volte verso la porta di Pelizzoli (preferito al giovane Perin per scelta tecnica). Seguono il pescarese Cascione e i laziali Hernanes e Floccari, con 2 tiri a testa. Schiacciante a favore della Lazio il dato della supremazia territoriale: i padroni di casa hanno trascorso il doppio del tempo nella metacampo avversaria, e quindi all’attacco, rispetto al Pescara, 16’40” a 8’35”. 58% l’indice di pericolosità della Lazio, 26% quello del Pescara che per lunghi tratti della partita è sembrato incapace di segnare. Grande protagonista il difensore rumeno Stefan Radu, che ha siglato il suo primo, splendido gol in serie A, e realizzato più passaggi riusciti di tutti, ben 81. Segue nella speciale classifica Emmanuel Cascione del Pescara, che ha provato a fare gioco con i suoi 80 passaggi riusciti; più staccati i laziali Hernanes e Pereirinha, che hanno effettuato a buon fine 61 passaggi ciascuno. La Lazio si lancia nel migliore dei modi verso la prossima giornata, che le riserva uno scontro diretto delicatissimo: quello di San Siro contro il Milan, che è indietro di 3 punti (47 a 44, con Inter e Fiorentina subito a ridosso). La corsa al terzo posto è sempre più interessante, così come quella per la salvezza che vede il Pescara ancora penultimo, a quota 21. Gli abruzzesi hanno una buona chance per risollevarsi: il prossimo impegno in casa contro l’Udinese. Bergodi, non ancora a rischio dopo la sconfitta dell’Olimpico, deve assolutamente vincere e sperare che il pubblico capisca e dia una mano.
Entrambi i gol arrivano dalla sinistra, entrambi sono di pregevole fattura. Il primo arriva al 32′: Lulic viene servito in area da Gonzalez, e dopo essersi girato vede l’accorrente Radu. La palla al limite è invitante, tanto che il terzino non ci pensa su due volte e scarica un bolide mancino di prima intenzione che si infila sotto l’incrocio. Sei minuti dopo arriva il raddoppio, e l’azione vede ancora Lulic progonista: riceve palla sulla trequarti sinistra e, dopo essere avanzato in diagonale, arrivato al limite esplode un destro chirurgico che sbatte sotto la traversa prima di insaccarsi alle spalle di Pelizzoli.
Vittoria che lancia la Lazio nella corsa Champions: su questo si concentra Vladimir Petkovic, allenatore della Lazio, ai microfoni di Mediaset Premium: “È importante avere obiettivi alti. Non guardiamo indietro, ma davanti. Ho sempre detto che ci sarebbero state sei-sette squadre a lottare per il vertice e questa previsione si sta verificando. Stiamo in gioco in tutte e tre le competizioni e lottiamo per risultati prestigiosi. La sfida col Milan non è fondamentale, ma importante sia per il prestigio che per i punti in palio. La pressione, però, sarà tutta su di loro. Noi andremo a Milano con fiducia per conquistare la vittoria“. Sulla vittoria di oggi, invece, è particolarmente soddisfatto della fase difensiva: “Non abbiamo rischiato niente. C’è stata qualche leggerezza, ma tutto sommato abbiamo gestito bene la gara. Probabilmente dovevamo cercare il terzo gol con più insistenza, ci poteva dare una sicurezza diversa”. Di spirito diverso, ovviamente, è l’allenatore del Pescara Cristiano Bergodi, davanti ad una situazione quanto mai difficile: “Il mio futuro? Ho incontrato il presidente fuori dallo spogliatoio ma non abbiamo parlato di questo. Ho parlato solo con i ragazzi e credo che la gara sia stata buona. Purtroppo dopo il gol di Radu siamo crollati e non siamo più riusciti a ripartire. Ci manca qualcosa negli ultimi 20 metri. L’accoglienza da parte dell’Olimpico? Qui ho passato tanti bei momenti e ho ricordi stupendi, ringrazio i tifosi ma adesso devo pensare a salvare il mio Pescara. La salvezza per me è ancora possibile, la lotta è aperta“. (Giovanni Gazzoli)