Carlo Verdone: il successo con film diventati cult
Carlo Verdone, attore e regista di tantissimi film di successo è senza alcun dubbio tra i più amati dal pubblico italiano. I suoi film sono diventati un vero e proprio cult con personaggi e battute diventati dei tormentoni per diverse generazioni. Innamorato pazzo della sua città, Roma, l’attore non nasconde però di avere un legame affettivo anche con la Toscana, terra dove il papà Mario Verdone ha vissuto per diverso tempo. “Mio padre, Mario Verdone, critico cinematografico e docente di storia del cinema, ndr, ha vissuto a Siena, in una famiglia molto povera, fino al matrimonio con mia madre” – ha raccontato l’attore e regista intervistato dal Corrierefiorentino.
Anche se vive a Roma ha rivelato di tornare spesso a Siena dove ha anche una casa in via di Vallepiatta: “Siena è una città speciale, le voglio bene. Ho trascorso lì le estati dell’infanzia. Arrivavamo, con mio fratello e mia sorella, qualche giorno prima del Palio, per goderci le parate di sbandieratori e tamburini. Ora preferisco tornarci in inverno o in autunno, quando riesco a godermi le strade che mi piacciono, come Via di Città, e il Duomo. Spesso passeggio di notte, così non vengo interrotto continuamente per i selfie”.
Carlo Verdone e il cinema italiano: “la pandemia ha spinto alle piattaforme”
Carlo Verdone nei suoi film ha spesso interpretato personaggi ipocondriaci, ma in realtà è solo un’esagerazione. “Non sono mai stato ipocondriaco: chiariamolo, una volta per tutte! È un’immagine che mi porto dietro dal film Maledetto il giorno che ti ho incontrato. Ho avuto così tante magagne, che se fossi stato ipocondriaco sarei diventato pazzo” – ha precisato a gran voce l’attore e regista che, a differenza di tantissime persone, ha vissuto in modo equilibrato e sereno la pandemia. “Con molta lucidità. Credo che non ne usciremo mai, perché è il risultato della globalizzazione che ha spalancato le porte di tutto il mondo: così come circolano tante persone, si diffondono i virus. Sicuramente abbiamo anche qualche colpa: stiamo pagando gli squilibri da noi creati sull’ecosistema” – ha detto l’attore che però è sconvolto dall’aggressività imperante dei nostri giorni – “ogni giorno una donna viene ammazzata. Sembra che il mondo sia impazzito, squilibrato da tanta cattiveria e dalla perdita dell’etica”.
Infine parlando di cinema e della crisi del settore ha detto: “le sale dovrebbero essere centri di aggregazione, mentre ciascuno è rimasto a casa sua, a cercare la piattaforma migliore. Il cinema ha preso una bella botta. Ma è anche vero che negli ultimi anni l’Italia non ha sfornato buoni film. Tutti si fiondano a prendere le sovvenzioni: scrivono e girano in poche settimane film che resteranno nel dimenticatoio”.