Il Tribunale del Riesame di Milano si è espresso sul caso di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata in piazza Napoli, nel capoluogo lombardo il 31 maggio 2016. Nei giorni scorsi, in concomitanza con la chiusura delle indagini, il pm aveva ricostruito la morte della 37enne accusando il fidanzato Marco Venturi del suo omicidio avvenuto, a suo dire, “per futili motivi, con dolo d’impeto, stringendole al collo una sciarpa oppure il proprio braccio”, dunque strangolandola. Oggi però il Riesame ha ribaltato tale tesi scagionando Venturi per assenza di gravi indizi di colpevolezza e ritenendo che la morte di Carlotta Benusiglio “sia avvenuta per suicidio“. E’ quanto riferisce Fanpage.it facendo leva proprio sulla contrapposizione rispetto a quanto spiegato dal pm Gianfranco Gallo mercoledì con la chiusura delle indagini preliminari, quando aveva chiesto di procedere con la misura cautelare in carcere a carico del 44enne, Richiesta che il Tribunale del Riesame non ha accettato ribadendo come le prove “accertato che si tratti di suicidio” e riconfermando quindi quanto già era stato disposto dal gip lo scorso marzo quando aveva rigettato la richiesta di arresto del fidanzato firmata dal pm.
CARLOTTA BENUSIGLIO, RIESAME SCAGIONA FIDANZATO MARCO VENTURI
La causa della morte di Carlotta Benusiglio, dunque, resta ancora avvolta nel mistero. La stilista fu trovata impiccata con una sciarpa avvolta attorno al collo ad un albero di piazza Napoli a Milano in piena notte. Secondo l’accusa, ad incastrare il fidanzato Marco Venturi sarebbero le immagini dei video delle telecamere di sorveglianza della zona e i precedenti episodi di violenza di Venturi nei confronti della stilista 37enne. La Procura aveva infatti accusato Venturi anche di atti persecutori nei confronti della donna avvenuti tra il settembre 2014 e poi culminati con la sua morte tragica quasi due anni più tardi. La famiglia della vittima ha sempre respinto con forza la tesi del suicidio e per questo quando le indagini erano passate nelle mani del pm Gallo, quest’ultimo aveva disposto l’immediata riesumazione del corpo iscrivendo nel registro degli indagati il nome del fidanzato Marco Venturi per omicidio volontario aggravato. L’uomo si è sempre dichiarato innocente.