Cina verso il primato nel settore dell’energia eolica
La Cina è pronta a dominare il settore dell’energia eolica e a battere il proprio record di parco eolico più grande del mondo. Il Paese asiatico ne costruirà uno nuovo entro il 2025: potrebbe alimentare più di 13 milioni di abitazioni. La scorsa settimana è stato pubblicato un nuovo progetto che delinea i piani della città per un progetto da 43,3 gigawatt (GW) nello stretto di Taiwan. I lavori cominceranno “prima del 2025”: sarà il più grande parco eolico del mondo, secondo i funzionari della provincia di Guangdong.
Il più grande impianto al mondo di Jiuquan Wind Power in Cina è al momento un’enorme struttura con una capacità di 20 gigawatt. Si tratta del parco eolico più grande del mondo. Nella provincia di Fujian però è pronto un progetto da 1.000 miliardi di yuan (138 miliardi di dollari) che comprende 50 gigawatt di eolico offshore: diventerà questo il più grande al mondo e permetterà alla Cina si affermarsi come leader mondiale in questo tipo di energia rinnovabile.
Cina pronta al dominio nell’energia eolica: perché è colpa anche dell’Europa
Con oltre il 25% della capacità eolica mondiale, la Cina è pronta al dominio del settore. Grazie alla conformazione naturale della regione, le turbine saranno in grado di funzionare tra il 43% e il 49% del tempo, ossia tra le 3.800 e le 4.300 ore all’anno. Secondo quanto riporta Euronews, i 43,3 GW dell’impianto potrebbero fornire elettricità a 13 milioni di famiglie. Il parco offshore cinese sarebbe più grande di tutte le centrali elettriche della Norvegia messe insieme. Il dominio della Cina nel settore eolico è però (anche) colpa dell’Europa e dell’Occidente, come spiega il Corriere della Sera.
Il percorso della Cina nell’energia eolica potrebbe seguire quello che si è visto nell’energia solare. Federico Rampini, nel suo editoriale sul Corriere della Sera, scrive: “L’Europa scivola velocemente dalla dipendenza verso la Russia per le energie fossili, alla dipendenza verso la Cina per quelle rinnovabili. Non lo dico io, l’allarme sta scritto in un rapporto del gruppo tedesco Siemens Energy, che soprattutto attraverso la filiale spagnola Gamesa è uno dei più grandi produttori del ramo. «Esiste la concreta possibilità – si legge in quel rapporto – che la transizione energetica dell’Unione europea venga gestita in Cina»”. Tanti progetti di nuove centrali eoliche sono ritardati da clausole burocratiche e dalle nuove sovrattasse. Così, la Cina va avanti mentre l’Europa resta indietro.