È da dicembre che al mercoledì, oppure al giovedì, Retequattro programma alcuni film in prima serata, ormai visti e stravisti, che ottengono dei risultati discreti, ed infatti la direzione della rete si bacia i gomiti. Sono i film con la coppia più famosa ancora in vita, Bud Spencer e Terence Hill che rallegrano ragazzi, giovani e adulti.
Probabilmente i giovani non conoscono i loro veri nomi, ma non ha importanza, per tutti sono Bud & Terence, resi famosi da Lo chiamavano Trinità… (1970) e dal prosieguo …Continuavano a chiamarlo Trinità (1971). Il loro sodalizio era però incominciato nel 1967 con Dio perdona…io no e negli anni a venire con, I quattro dell’Ave Maria (1968), La collina degli stivali (1969), spaghetti western girati sulla scia dei film del grande Sergio Leone. Ma quando ormai il filone si stava esaurendo, ecco che i due Trinità spopolano ai botteghini e incoronano B&T rendendoli famosi e lanciandoli in un lungo avvenire cinematografico. Sono degli eroi atipici del selvaggio west: simpatici, comici, un piacere ed uno spasso vederli.
Da lì in poi, smessi i panni dei pistoleri, incominciò la loro saga, con film ambientati in America Latina, Stati Uniti, e chiaramente Italia. Sono piaciuti allora e piacciono anche adesso, Altrimenti ci arrabbiamo ha avuto uno share dell’11% con 2.800.000 spettatori; Io sto con gli ippopotami 11,66% con quasi 2.800.000; Miami supercops 9,50% con 2.600.000; Uno sceriffo extraterrestre 11,65% con 3.000.000; I due superpiedi quasi piatti 9,70% con 2.500.000 contro la partita Juventus-Napoli di Coppa Italia; Più forte ragazzi mandato allo sbaraglio il 31 dicembre, ha ottenuto il 7,50% con 1.240.000 teste. Non male questi risultati, ma lode a Retequattro per rischiare con questi film. È un po’ come per don Camillo e Peppone, che la tv di Cologno Monzese manda in onda ogni anno con discreti risultati.
Ci sarà pure un motivo del perché i telespettatori continuano a guardare i vecchi film di B&T ?
In anni di cinepanettoni, e di film violenti, per fortuna resta il buon gusto ed il desiderio di cose semplici.
Pochi anni fa un film natalizio di Boldi/De Sica venne considerato scurrile per le troppe parolacce volgari che furono addirittura contate dai critici. Nei film di B&T non c’è bisogno delle espressioni suddette, è la storia e i personaggi che reggono il film. Nelle pellicole dei Vanzina, vi sono un sacco di personaggi di moda in quel momento, mentre dai Ns. sono solo loro due che scazzottano, devastano, scappano, inseguono, mangiano: due certezze. Dei film irripetibili, dove i Ns. sono spesso dei ladruncoli sfigati, uno grande grosso e bruto che mal sopporta il biondino dagli occhi azzurri svelto e affascinante per le donne, che si trovano in situazione in cui c’è sempre da salvare qualcuno, combattere despoti e gangster e B&T diventano buoni, non alla Veltroni, ma concretamente, non dicono parole a vanvera, ma vincono sui cattivi e sul male, è la vittoria del Bene. Tutto questo con ironia e comicità e senza bisogno di biondone siliconate denudate.
Terence lo abbiamo continuato a vedere nei panni di Don Matteo e presto lo vedremo in Doc west (i cavalli ed il west sono nel suo dna), mentre Bud arrivato a 80 anni (auguri), si rimette in gioco nei panni di un cuoco investigatore. Anche da soli rendono bene. Immortali.