Il programma Zoo 105 è stato sospeso, ma da chi? Non è chiara la vicenda del programma radiofonico incolpato di usare un linguaggio troppo volgare, troppe parolacce cioè. Un po il problema in cui è incorso Michele Santoro per il suo vaff bicchiere. Cè però poco chiarimento su chi sia stato il vero responsabile della sospensione-censura.
Il direttore della radio Angelo De Robertis ha infatti dichiarato: vero che lAgcom ha contestato la volgarità di alcune trasmissioni ma sono risalenti al giugno del 2009 e che no e poi no, lo Zoo non è stato censurato e non è in onda semplicemente per una decisione autonoma della rete come già avvenuto tante altre volte. Ritornerà regolarmente lunedì, sempre dalle 14 alle 16″. Una buona notizia dunque per i fan di Zoo 105, visto che da lunedì sarà di nuovo in onda.
Il conduttore Marco Mazzoli invece non la pensa così: “Qualcuno di molto in alto ci ha stoppato. Questa volta non è stata la direzione della radio, la richiesta di chiusura arriva da molto più in alto. Prima o poi doveva succedere, qualcuno doveva imbracciare il potere e chiuderci la bocca ma non finisce qui! Lo Zoo non molla, vi terremo aggiornati ma intanto voi fate girare la voce. Non permettiamo alla classe politica di chiudere lo Zoo”.
Non è la prima volta peraltro che il programma incappa in questa problematica, era successo anche nel 2007. Mentre invece quest’anno sono stati gli animalisti a insorgere nei confronti di una puntata intitolata "Come si devono seviziare gli animali". I conduttori chiesero scusa e pagarono spazi pubblicitari appositi su Youtube.
C’è poi un altro fatto come dice Mazzoli: "Veniamo chiusi e multati perché usiamo un linguaggio comune in una fascia non protetta su una radio nazionale? Sì, perché la legge Italiana dice che per le radio, la fascia protetta inizia alle ore 16:00!". E cioè quando la trasmissione è già finita.