Un amore e una vendetta: la fiction con Lorenzo Flaherty, Alessandro Preziosi e Anna Valle sarà in onda stasera su Canale 5. Diretta da Raffaele Mertes, la fiction che sapientemente unisce passioni, intrighi e thriller è liberamente ispirata al romanzo “Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas. Tra i personaggi protagonisti il misterioso Marco Damiani, fidanzato di Laura Castellani (Anna Valle), tenebroso uomo d’affari che nasconde un terribile segreto. L’inquietante e allo stesso tempo magnetico ruolo di Marco è affidato a Lorenzo Flaherty, che in esclusiva a Ilsussidiario.net rivela alcuni segreti della fiction regalandoci piccole anticipazioni e racconta la sua esperienza sul set. Lorenzo Flaherty è nato il 24 novembre 1967 a Roma. Dopo il debutto nel 1986 con il film “Demoni 2” di Lamberto Bava, lavora in teatro sia come attore nel “Macbeth” sia come regista de “L’ultimo spettacolo”. Il primo ruolo importante è nel film di Marco Tullio Giordana, “Appuntamento a Liverpool” del 1988. Poi nel 1991c’è “Voci dal profondo”, nel 1996 “Festival” di Pupi Avati. E ancora con Pupi Avati e Fabrizio Laurenti c’è il miniserial per Rai 1 “Voci notturne”  del 1995. Recita anche in “Porzus” nel 1997, “Odi et amo” del 1998, “Il conte di Melissa” del 2000 e “Barzellette” del 2004. Ma la maggiore popolarità la ottiene in alcune fiction tv dalla miniserie “Piazza di Spagna” a “Passioni” del 1993 fino a “La dottoressa Gio” del 1997. Il culmine del suo successo lo raggiunge però con le serie tv “Distretto di polizia”, “Incantesimo” e Ris – Delitti imperfetti”.

Com’è stato lavorare con un cast di attori conosciuti e apprezzati come Alessandro Preziosi, Anna Valle, Paolo Seganti? Qualche aneddoto del backstage? E’ stata un’esperienza molto gratificante,  molto bella, lavorare con attori così validi, così bravi. Soprattutto è stato molto piacevole lavorare con Anna Valle, un’attrice che non avevo mai incrociato nella mia carriera di attore. Cosa dire poi del backstage? Abbiamo girato “Un amore e una vendetta”, d’inverno. Faceva molto freddo, spesso pioveva. E’ successo che abbiamo anche dovuto interrompere una scena che riguardava proprio il matrimonio. E’ volato via tutto, una cosa veramente incredibile.

In un “Un amore e una vendetta” interpreta il personaggio di Marco Damiani, cosa c’è di Lorenzo Flaherty? In realtà non c’è molto che mi accomuna a questo personaggio. Lui ne combina veramente troppe nella sua vita. Una cosa però c’è che mi accomuna a lui. Forse l’unica. La determinazione che fa parte del suo temperamento è la stessa che fa parte anche del mio carattere.

Quale dei personaggi che ha interpretato nelle fiction di cui è stato protagonista (Distretto di polizia, Ris , Delitti imperfetti) ha amato di più? Perché? Sono legato a tutti i personaggi di queste fiction. Diciamo però che “Ris Delitti imperfetti” e “Distretto di Polizia”,  mi hanno consentito di ottenere il consenso del pubblico maschile che è sempre importante per un attore, anche dei ragazzi. In “Ris -Delitti imperfetti” poi ho lavorato con un cast di artisti veramente eccezionali.

“Un amore una vendetta?” Perché vederlo? Perché è una fiction che ricrea, che riporta in luce il romanzo classico, il Dumas vero, qualcosa di veramente bello, da far risaltare nella maniera più vera, più grande. 

Ci regala un’anticipazione, magari sul suo personaggio?

Ci saranno diversi colpi di scena in questa fiction. Ne posso regalare una, solo una, naturalmente per lasciare questa suspense sul proseguo delle prossime puntate. Il personaggio che interpreto sarà coinvolto in un’uccisione…

“Un amore e una vendetta” è ispirato al “Conte di Montecristo” di Dumas: sembra si sia risvegliato un interesse del pubblico per storie che hanno antecedenti nella letteratura, nell’opera lirica… Quali sono le ragioni?” “Un amore e una vendetta” è ispirato al “Conte di Montecristo”, ma è modernizzato, pur mantenendo l’aggancio con la classicità di questo romanzo. E’ anche distribuito in otto puntate, mentre la trama de “Il conte di Montecristo” poteva essere raccontata in solo due: Si è voluto dare spazio, ricreare il contenuto i temi di una storia ispirata proprio a questa classicità, che fa parte di opere legate alla letteratura.

La tv generalista sta perdendo ascolti. Spesso programmi e fiction chiudono nel giro di poche puntate. Dal suo punto di vista di attore, quali sono le ragioni di ciò? Penso che dipenda dalla maggiore possibilità di scelta dei vari programmi televisivi. Questa potrebbe essere una delle ragioni di questo calo di audience. Un tempo quando queste fiction nascevano si arrivava infatti ad un’audience di 7-8 milioni di telespettatori. O potrei dire con una battuta che tutti vanno alla partita e per questo nessuno sta davanti alla televisione.

A vedere il derby magari, tra Roma e Lazio? Sono laziale e m’ha fatto piacere la vittoria della Lazio, non posso che essere contento di un successo così importante.

Allora significa che in futuro ci sarà una fiction sulla Lazio, magari in caso di vittoria dello scudetto, in questa stagione o in una delle prossime stagioni? Già (ride), ma a Roma ci sono tanti romanisti. Cosa  direbbero? In effetti la squadra è forte e può veramente puntare in altro. Ma poi Canale 5 è a Milano e lì sono tutti milanisti e interisti Non ci sono laziali…

(Franco Vittadini)