Intervista choc a Domenica Cinque. Ieri Federica Panicucci ha, infatti, dato la parola a Deborah Barbarito, la nuova fidanzata di Omar Favaro autore, assieme allallora fidanzata, Erika Di Nardo, del delitto di Novi. E il 21 febbraio del 2011. Erika e Omar, rispettivamente di 16 e 17 anni, uccidono a coltellate la mamma e il fratellino di lei, Susanna Cassini e Gianluca De Nardo. Un omicidio efferato e premeditato. 97 fendenti sferrati con brutalità e senza un motivo apparente. La prima ad essere uccisa è la madre. Il fratellino, di unici anni, assiste alla scena atterrito. I due decidono che è un testimone scomodo e lo fanno fuori, alzando al massimo il volume dello stereo per non far sentire dai vicini le sue urla. Erika pensa che sia il caso di attendere il ritorno del padre, Francesco De Nardo, ma Omar gli risponde che è stanco: «Se vuoi, uccidilo tu. Erika e Omar vengono condannati, il 14 dicembre 2001 a 16 e 14 anni di reclusione.
La Corte dAppello e quella di Cassazione confermano la condanna. Pur essendo stati entrambi autori materiali del delitto, i giudici hanno ritenuto ascrivibile la premeditazione e la pianificazione dellomicidio prevalentemente alla giovane. Ciò che più impressionò lopinione pubblica fu lassenza apparente, come venne anche riconosciuto nelle sentenze, di un movente oggettivo, circostanza che rese il delitto particolarmente raccapricciante. A dieci anni di distanza la nuova fidanzata di Omar rivela inediti particolari del giovane. Racconta di volere una figlia da lui, «perché è una bella persona e sono disposta ad affrontare quello che ci riserverà il futuro. Secondo Deborah «chi parla con lui senza il pregiudizio di pensare a quello che ha fatto, crede che io sia la cattiva e lui il bravo ragazzo. Deborah prosegue, e spiega che si sono conosciuti in chat. Di lui laveva colpito il suo modo di essere. «Volevo approfondire la sua conoscenza, così ho deciso di incontrarlo. Deborah spiega che ne usciva da un matrimonio, e non era sua intenzione legarsi. Non sapeva, allinizio, con chi avesse realmente a che fare. Poi, la scoperta, su internet: «ho provato un morso forte al cuore; non credevo che lui avesse potuto fare una cosa del genere. Era gentile, non alzava mai la voce, spiega aggiungendo che ormai è cambiato, si sente continuamente in colpa per quello che ha fatto e non vuole parlarne.
I due, in ogni caso, no se la stanno passando per niente bene: «Ci siamo trasferiti perché la gente non ci dà la possibilità di creare una vita nuova; siamo senza lavoro. Per un periodo mi sono sentita perseguitata, non potevo andare a fare la spesa che poi uscivano le foto». Deborah non vuole che la gente dimentichi quello che è stato, ma solamente che le diano la possibilità di vivere una vita normale e crearsi una famiglia.