Servizio pubblico, al via il programma di Michele Santoro con Marco Travaglio. Servizio pubblico debutta il 3 novembre 2011 su una piattaforma multimediale. Latteso e già discusso programma politico di Michele Santoro sarà trasmesso dal canale all news Sky Tg 24, ma sarà in onda anche sul web (streaming dal pc) sui portali del Fatto Quotidiano, Repubblica (Repubblica.it) e Corriere della Sera (Corriere.it), su tv locali e via radio. Oggi lex conduttore di Annozero ha tenuto la conferenza stampa di presentazione, spiegando senza mezzi termini la mission: tema della prima delle ventisei puntate previste da qui a giugno sarà scassare la casta; nello studio di Cinecittà, si confronteranno Diego Della Valle e Luigi De Magistris, a rappresentare punti di vista diversi su come uscire dalla crisi. E per chi pensa che sarà la copia di Annozero, Santoro smentisce e promette Sarà un programma fatto di elementi poveri, ma artisticamente bello pare che il costo previsto sia di 250 mila euro, con un fatturato finale di circa 7 milioni (compresa la gestione tv del sito); sono già oltre 93 mila le persone pronte versare i 10 euro di sottoscrizione, per un totale ormai vicino al milione di euro. E a dare man forte a Santoro in questo schiaffo che intende assestare al potere e alla politica ci saranno il vignettista Vauro, umorista di Annozero che con le sue dissacranti vignette chiudeva ogni appuntamento del giovedì sera su Rai Due e soprattutto il giornalista Marco travaglio, che sarà a Servizio pubblico per raccontare la balla della settimana. I sondaggi, i temi per coinvolgere il pubblico degli internauti e dei telespettatori saranno lanciati su Facebook dalla santorina Giulia Innocenzi. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria che dovrebbe sostenere il programma, ha spiegato Santoro durante la conferenza stampa, le tv locali assicurano un minimo garantito di 110 mila euro a puntata, cui va aggiunta la raccolta su Internet e su Sky. Santoro si è rivelato emozionato, ma determinato a lanciare questa inedita formula di programma multipiattaforma, senza risparmiare una frecciata alla Rai, dicendo che non si sente una vittima, ma in Italia la censura esiste. Auspicata la presenza dei politici. Se verranno è per cogliere l’opportunità di parlare con un pubblico inconsueto per gli altri talk show. (continua alla pagina seguente)
“Il servizio pubblico non può essere esclusivo. E una cosa più divisa della Rai ancora non l’ho vista. Questo presidente della Rai – Santoro attacca Paolo Garimberti – dovrebbe smetterla di dire fesserie… si può perdere Santoro, si può perdere anche la Dandini, ma devi sapere che cosa mandare in onda al posto loro”. Non resta che attendere il 3 novembre 2011 e vedere cosa succederà. Santoro vincerà la “scommessa”?