Pomeriggio Cinque, in diretta la sentenza di Stasi: assolto per mancanza di prove. A pomeriggio 5 è arrivata la sentenza della Corte dAppello per Alberto Stasi. Assolto per mancanza di prove. I dettagli alla pagina seguente; la puntata di Pomeriggio 5, il talk pomeridiano condotto da Barbara DUrso su Canale 5, nella prima puntata ha trattato ampiamente le più recenti notizie relative al delitto di Garlasco e allomicidio di Melania Rea. Si è parlato inoltre parlerà del primo giorno fuori dalla comunità di Erika De Nardo, la ragazza colpevole del delitto di Novi Ligure. Oggi è il primo giorno di libertà di Erika: in esclusiva il servizio di Enrico Fedocci, che la mostra fuori dalla comunità dopo 11 anni di carcere. Sembra che la ragazza non voglia andare via dalla comunità, in cui ha passato gli ultimi tre anni. Nel pomeriggio la ragazza incontrerà il padre e poi andrà a colloquio con Don Antonio Mazzi, in merito alla sua richiesta di rimanere in comunità.
Ecco la cronaca del lungo pomeriggio televisivo di Canale 5, che ha reso nota ai telespettatori la sentenza Stasi. Alice Pedrini è in diretta dal tribunale di Milano, dove si attende la sentenza di Alberto Stasi: l’inviata spiega che le possibilità sono 3, e cioè la conferma dell’assoluzione, la condanna a 30 anni e il prolungamento del processo. L’altro fatto importante del giorno è l’affidamento della piccola Vittoria, figlia di Melania Rea. Stamattina è arrivata la decisione: la bimba verrà affidata ai nonni materni, con la possibilità di vedere la famiglia Parolisi 3 pomeriggi a settimana, e di fermarsi da loro ogni 15 giorni per la notte . Per quanto riguarda Salvatore, la piccola potrà incontrarlo in carcere ogni 15 giorni. Un servizio di Stefania Zani ripercorre l’iter che ha portato a questa decisione del tribunale dei minori.
In collegamento, la zia Teresa. La conduttrice dichiara di essere felice di questa sentenza. Si è fatta giustizia, e lo si nota dal suo sguardo. Ritiene l’ordinanza non troppo restrittiva, in quanto dà una continuità educativa alla bambina.
In studio Antonio Marziale(presidente dell’associazione sui diritti dei minori) e Daniela Santanchè del PDL. In collegamento, Doris Lo Moro del PD.
La zia racconta l’andamento di questa importante giornata, insistendo sul fatto che, quando rimane dai genitori di Salvatore, Vittoria mostri un po’ di disagio.
“Il buon senso vorrebbe che loro comprendessero, non obbligando la bambina, come in un caso è successo”, sono queste le sue parole.
La Santanchè si esprime in merito all’argomento: “non deve succedere che venga strappata via cosi. Esiste anche l’amore per far comprendere alcune cose… io spero che quel giudice sia padre o sia madre”.
La Lo Moro ritiene che il giudice abbia dovuto tenere conto delle posizioni delle famiglie. A seguire, in un video ci sono le dichiarazioni di Franca Parolisi, sorella di Salvatore, che a sorpresa ha richiesto l’affidamento, non per astio contro la famiglia Rea, ma perchè ha passato molto tempo crescendo la bimba.
Teresa spiega che non c’è niente di male in questa rivendicazione, se non fosse stato per la segretezza con cui Franca ha fatto richiesta.
Continuando nell’intervista, la sorella di Salvatore afferma che Vittoria chieda insistentemente del padre.
Ma anche su questo punto, Teresa non è completamente d’accordo: “loro gli mostrano gli oggetti del padre… sarebbe come se noi gli mostrassimo i vestiti di Melania”
Antonio Marziale spiega: “non è una questione legale, ma di buon senso. Avendo seguito la vicenda, non avrei mai fatto quello che hanno fatto i Parolisi. I Parolisi, piuttosto che fare domanda di affidamento e innescare ulteriori incomprensioni, per il bene della piccolina avrebbero potuto lasciarla ai nonni materni e andare a trovarla spesso, vista e considerata la disponibilità della famiglia Rea”.
La d’Urso si pronuncia in merito: “sarebbe giusto, in nome della bambina, mettere da parte tutto e unirsi per la bambina”. La tesi è pienamente supportata dalla Santanchè: “non è un pacco postale”.
Teresa è d’accordo con Marziale sulla frequentazione delle due famiglie: come aveva detto Michele Rea, infatti, i Parolisi avrebbero potuto venire a trovare la bambina quando volevano, piuttosto che forzarla a spostarsi.
Doris Lo Moro continua a metterla sul piano della legalità: “i giudici hanno dovuto agire per gli interessi del caso, senza andare nella sfera dei sentimenti”. Ma Marziale controbatte subito: “la giustizia non ha un volto umano, è questo ad essere sbagliato”. E la Santanchè: “Chi deve accordarsi, parlarsi e vedersi sono gli adulti, non una bambina, incapace di dire cosa è giusto o cosa è sbagliato”.
Teresa poi spiega: “la sentenza del giudice tutela gli interessi della bambina perfettamente: ciò che non va è la rigidità sui giorni, concetto che un minore di quell’età non può comprendere”. E poi lannuncio della sentenza dAppello per Alberto Stasi. (continua alla pagina seguente)
Viene chiesta la linea da Milano: la sentenza di Stasi verrà emessa a momenti. I giudici infatti hanno aperto le porte e si sono riuniti, pronti a depositarla e leggerla. Un’agenzia appena battuta viene recapitata alla conduttrice: riguarda Salvatore Parolisi, e spiega come la patria potestà di quest’ultimo non verrà persa. Teresa smentisce: è tutto rimandato ad Aprile. Dopo la pausa ci si collega di nuovo con Alice Pedrini da Milano: in studio Emilio Granchioli, il probabile testimone che ha visto una bici davanti alla casa di Chiara Poggi, il giorno del delitto. Ma prima, l’intervista alla mamma: “sarò ripetitiva, ma chiedo solo giustizia”.
Questa viene però interrotta dalla d’Urso: che mostra la diretta esclusiva in tribunale: Stasi è assolto per mancanza di prove. Marco Ceriani, dai blog, conferma. Viene cosi rimandata l’intervista al signor Granchioli, con la promessa di fargli anche leggere una poesia dedicata a Chiara Poggi.