Stasera a Quarto Grado novità sul delitto di Carmela Melania Rea, ecco le anticipazioni giunte dalla redazione di Quarto grado tramite un comunicato. Ci sono inquietanti similitudini tra il delitto di Carmela Melania Rea, la donna di 29 anni trovata uccisa mercoledì a Ripe di Civitella, dopo che era scomparsa il giorno precedente da Colle San Marco di Ascoli da un parco in cui si trovava in compagnia del marito e della figlia di 18 mesi e l’uccisione di un’altra donna il cui cadavere è stato ritrovato nello stesso luogo un anno fa. “Potrebbe essere una semplice coincidenza che in una stessa località siano state uccise due donne con una fisionomia più o meno simile. Però è una pura coincidenza”: lo dice ai microfoni di Quarto Grado, stasera su Retequattro, Alvaro Binni, il poliziotto indagato da un anno per l’omicidio di Rossella Goffo, il cui cadavere fu sepolto nello stesso bosco dove è stata ritrovata mercoledì Carmela Melania Rea. E aggiunge: “Poi se ci sono fatti che possano unire le due cose, oltre al luogo di sparizione e ritrovamento, saranno gli inquirenti a dire se c’è qualche legame”. Alvaro Binni racconta alla trasmissione condotta da Salvo Sottile il suo difficile anno da indagato “a livello quotidiano, familiare e lavorativo”. Secondo quanto riportano numerosi fonti di informazioni, gli inquirenti avrebbero fatto approfonditi sopralluoghi, a cui ha presenziato il marito della Rea, sia nel sito da cui la donna è scomparsa sia nel luogo in cui è stato ritrovato il cadavere.
Alvaro Binni racconta di non essere stato l’amante di Rossella Goffo “ma un amico”. “C’è stata un’amicizia particolare” dice, “intensa sicuramente, ma ero un amico, un semplice amico”. E racconta di come non ha cercato di fabbricarsi un alibi: “Come farebbe qualsiasi persona colpevole, andando a reperire amici, cercando di farmi notare” e conclude, “bensì ho girovagato nella città , mi sono fermato in posti anche molto isolati, senza pensare che queste soste potessero poi procurarmi una mancanza d’alibi, una giustificazione”.