Nel finale della sua trasmissione Tutti in piedi, in diretta da Bologna per la festa dei 110 anni della Fiom, Michele Santoro si è presentato sul palco in tuta blu e ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: Lei sta facendo di tutto per farmi diventare un disoccupato, ma non ci riuscirà. Quindi stasera ho deciso di non parlarle da disoccupato. Ma siccome lei una volta ha detto di essere un presidente operaio, io le parlerò da operaio a operaio.
Santoro ha quindi voluto dire la sua sullItalia che non cresce, evidenziando che cè chi lascia le aziende ai figli, anche se sono delle trote e chi decide di portare le fabbriche allestero. E ha indicato la sua soluzione al problema che passa da salari più alti. Ha quindi cominciato a raccontare in prima persona la storia di una persona che diventa più povera, costretta ad abitare in quartieri ghetti, dove il lavoro non passa più dalle fabbriche, ma dalla finanza e dai servizi, dai call center, dove diritti non ce ne sono, dove non si può scioperare.
Una situazione contro cui però non protesta nessuno, spiega Santoro, perché in tv del problema del lavoro non parla nessuno, ma si propongono modelli come il Grande Fratello o le vincite del Superenalotto. Modellli dove per fare successo occorre magari anche prostituirsi.
Di fronte a questa situazione, dice Santoro, cosa farà l’opposizione? Occorrerebbe bruciare quindi la “spazzatura” che c’è in tv. Santoro ha quindi detto ha ribadito a Berlusconi di essere disposto a restare in Rai per un euro a puntata e ha quindi invitato il pubblico ad alzare la mano per dire se era d’accordo con la mozione di un consigliere Rai che vorrebbe ancora Annozero la prossima stagione. E poi ha detto: “Cosa fate di fronte a queste mani: le tagliate tutte? Questo è importante Bersani, che mi sei pure simpatico. Fai contare queste mani”.
“La mia soluzione al problema dell’Italia che non cresce- ha concluso Santoro – è molto semplice: ci dobbiamo riprendere quello che ci avete tolto”. “Se non partiamo dai lavoratori non c’è soluzione di crescita in questo Paese”.