A Ballarò la puntata del 7 giugno 2011 si è aperta con la copertina satirica di Maurizio Crozza (guardatela nel video di Youtube di Rai.tv alla pagina seguente): Maurizio Crozza a Ballarò ha commentato i fatti della settimana e ha valutato che è come se l’Italia fosse tornata indietro di vent’anni, a cominciare dal referendum sul nucleare: “Io vado a votare, prendo la matita e scrivo sulla scheda: ve l’avevo già detto!”. Per il comico genovese stiamo assistendo a un dejà vù pazzesco. Un’ulteriore considerazione sul nuclare e sulla campagna anti nuclare di Adriano Celentano: “se passano i sì gli mettono il primo reattore in via Gluck”. Quindi un accenno al caos delle Poste italiane: “Per quattro giorni non ci sono state raccomandate: pensa che la Rai è stata costretta a fare provini veri”. E non poteva mancare un accenno alla mancata conferma di Annozero nei palinsesti Rai per la prossima stagione: “Lasci andare Santoro e ti tieni Paragone? E’ come se i Beatles avessero lasciato John Lennon per prendere Pupo”. Una battuta anche sul calcio scommesse. Pare che il figlio di Crozza voglia fare il calciatore e lui lo porti ad allenarsi direttamente alla Snai. Crozza ha quindi voluto lasciare i pensieri tristi e concentrarsi su qualcuno che sa fare ironia, Silvio Berlusconi: “Scegliere come successore il Ministro della giustizia è come se la Bindi lasciasse la presidenza del Pd a Ruby Rubacuori, come se Di Pietro lasciasse la presidenza dell’Idv a un premio Nobel per la letteratura”. E poi si chiede come sarebbero andate le cose se la macchina del tempo fosse tornata al 1994 e si fosse fernmata un secondo prima del Discorso di Arcore e della frase “scendo in campo”. Ma la copertina ironica di Ballarò non finisce qui, guardate il video alla pagina seguente.