La sentenza del processo a Salvatore Parolisi per la morte di Melania Rea è al centro di Quarto Grado, il programma condotto in diretta dal Centro Palatino di Roma da Salvo Sottile, in onda questa sera, in prima serata alle 21.10, su Rete 4. Sottile, con Sabrina Scampini, assieme ad ospiti in studio ed agli inviati sul campo, daranno conto dellesito del dibattimento, la cui conclusione è attesa per la serata. Salvatore Parolisi sarà condannato o potrà tornare in libertà? Il programma a cura di Siria Magri proseguirà con aggiornamenti e commenti a caldo dei protagonisti che hanno animato laula del Tribunale di Teramo. Nel corso della puntata, interamente dedicata al delitto Rea, inoltre, saranno ripercorse, con numerosi documenti e servizi, tutte le tappe del processo per la morte della giovane donna di Somma Vesuviana. Oggi, infatti, è un giorno cruciale per il processo che vede imputato il caporalmaggiore dell’esercito imputato per il delitto della moglie. In serata, probabilmente è attesa la sentenza. Il processo si svolgerà, come sempre, a porte chiuse nell’ambito del giudizio abbreviato e di fronte al Gup di Teramo, gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti esporranno davanti al giudice le arringhe difensive finali. Poi la camera di consiglio e, infine, la sentenza emessa dal giudice Marina Tommolini. La richiesta dell’accusa, i pm Davide Rosati e Greta Aloisi è del massimo della pena, l’ergastolo, fatto che ha turnato molto il caporalmaggiore. Una richiesta senza alcuna attenuante, anzi, con tre aggravanti: oltre all’omicidio, a Parolisi vengono imputate anche la crudeltà e il vilipendio sul cadavere di Melania per depistare le accuse. Secondo l’accusa, Parolisi è colpevole e non sarebbe mai stato sul pianoro di San Marco con la moglie e la figlia, quel pomeriggio del 18 aprile. E nemmeno che Melania si sia allontanata durante la gita per andare alla toilette e non sia più tornata. Nessuno, infatti, dei 50 testimoni rintracciati ha mai visto il caporalmaggiore in quella zona. Per l’accusa non ci sono dubbi: è il responsabile unico dell’omicidio della moglie Melania Rea, uccisa il 18 aprile 2011 a Ripe di Civitella con 35 coltellate.
L’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, ha anche già formulato le richieste di risarcimento per i familiari di Melania: 2,5 milioni di euro per la piccola Vittoria, la figlia di Melania e Salvatore, 1,6 milioni di euro per i genitori della vittima, Gennaro Rea e Vittoria Garofalo, 250mila euro per il fratello Michele Rea, 100mila per altri familiari. Per l’avvocato della difesa, Nicodemo Gentile, manca l’arma del delitto e la perizia dell’anatomopatologo non è indicativa.