Paola Landini e Roberta Ragusa: le scomparse di queste donne sono stati i casi affrontati a Chi lha visto? Nella puntata di mercoledì 3 ottobre 2012. Le testimonianze, della colf nel caso di Roberta Ragusa e del compagno nel caso di Paola Landini, hanno aperto scenari inquietanti. La governante della casa della famiglia Logli-Ragusa,a donna, intervistata davanti alle telecamere del programma di Federica Sciarelli, h rivelato di essere stata minacciata da Antonio Logli quando che si è recata dagli inquirenti a spiegargli alcune cose (la notizia è stata poi smentita al termine della puntata del programma), e che l’uomo aveva amici potenti che potevano zittirla. La donna prosegue spiegando comunque che il giorno della scomparsa, Logli era abbastanza agitato, ma che allo stesso tempo sembrava si fosse tolto un peso dalle spalle, e che si era dedicato alla pulizia dell’uscio della propria abitazione: la governante afferma che il rapporto di Logli con Sara, la sua amante, si era interrotto per un breve periodo, in quanto l’amante non voleva rimanere tale, ma anzi, voleva avere un figlio dall’uomo, il quale aveva rifiutato, arrivando quindi alla rottura del loro rapporto. I due però avevano ripreso a frequentarsi prima di Natale, in quanto Logli continuava a cercarla. La domestica continua spiegando che Roberta aveva un diario dove annottava tutti i suoi pensieri, e che il giovedì prima della sua scomparsa, coincidente con l’ultima volta in cui è stata vista dalla colf, Roberta Ragusa sembrava strana e aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto per molto tempo. Viene poi intervistato anche un testimone, il quale aveva dato dei particolari su Roberta e smentisce subito di essere grande amico del padre di Antonio Logli, ma che al contrario, lo conosceva di solo vista, e che lo aveva incontrato perché sua madre lavorava per un amico del padre di Logli.
A Chi lha visto il caso della scomparsa di Paola Landini: un servizio mandato in onda ricapitola quanto spiegato la settimana scorsa, ripercorrendo i momenti importanti della vita di Paola, ovvero il divorzio dal suo primo marito, i vari lavori svolti dalla donna, il licenziamento a causa dei suoi problemi alla schiena da una fabbrica di maglieria e l’incontro con Roberto Brogli, operaio presso l’acquedotto di Modena, presidente del poligono di Sassuolo e suo compagno da quasi un anno. L’uomo, intervistato dal programma, spiega che quando ha conosciuto Paola, la donna era sempre triste, e che col tempo, l’energia e la voglia di vivere ed anche il sorriso sono riaffiorati nel suo modo di fare. Con lui passava molto tempo anche al poligono di tiro, diventata una sua nuova passione. Roberto ricorda che, il giorno della scomparsa di Paola, avvenuta a maggio scorso, la donna gli aveva detto che si sarebbe recata in un’agenzia interinale per poter cercare lavoro, ma di fatto non è poi mai andata. Lauto di Paola viene infatti trovata nel parcheggio del poligono di tiro, dove il figlio Luca e il compagno Roberto trovano la borsa di lavoro, nella quale erano presenti guanti da giardinaggio ed altri oggetti simili, la sua borsetta, dove vi erano documenti e borsellino, ma anche un secondo cellulare, del quale sia il figlio che il compagno ignoravano la presenza, e la relativa SIM card, con l’opzione “You and me”, che permette di effettuare chiamate e messaggi ad un determinato numero, anche se questo non è né del figlio, né tanto meno del compagno. Nel servizio viene anche spiegato che chi ha utilizzato l’auto di Paola sapeva benissimo che quel giorno il custode del poligono era al mercato, che le telecamere erano guaste. Mancano due pistole di proprietà del compagno, il quale spiega che Paola le aveva chiesto di insegnargli a sparare. In studio, il figlio di Paola, Luca, spiega che non ricorda come sia vestita sua madre, ma che aveva la collanina in oro giallo col cuore, una spilla regalatagli da Roberto raffigurante un capriolo e una fedina con un brillante non troppo vistoso, aggiungendo che qualcuno potrebbe aver portato l’auto della madre al poligono di tiro, in quanto lei non parcheggiava mai in quel posto dove è stata ritrovata, mentre Ezio Denti, investigatore privato della famiglia, chiede che il proprietario del numero con il quale Paola aveva quella promozione, parli con loro, affinché si possano risolvere diversi dubbi su questa vicenda.
A Chi l’ha visto affrontato il caso di Denise Pipitone, bambina scomparsa da ben otto anni: viene subito mandato un video riguardante l’ultima udienza, dove la dichiarazione della madre di Anna Corona, Antonietta Locicero, fa uscire un dettaglio che potrebbe aiutare Piera Maggio a ritrovare sua figlia, o ad avere giustizia. La donna infatti, durante la sua deposizione di forte ai giudici e alla corte, si tradisce, ed utilizza la frase “quando è stata trovata”, il ché fa presupporre agli inquirenti che la donna e soprattutto Anna Corona fossero al corrente del rapimento della bambina, malgrado siano passati soltanto venti cinque minuti dalla sua scomparsa, anche se ancora non si sa dove e chi l’abbia trovata. Ma anche in diverse testimonianze, madre e figlia si contraddicono parecchio: Antonella infatti sostiene che il giorno della scomparsa di Denise, sua figlia Anna l’avesse chiamata verso mezzo giorno e un quarto, dicendogli di recarsi a casa sua poiché era accaduta una cosa grave, mentre Anna e le due figlie, ovvero Jessica ed Alice, non hanno mai menzionato la presenza della nonna a casa loro. In studio, Piera Maggio spiega che sicuramente non si tratta di un lapsus della donna, ma al contrario, che tutti erano al corrente della scomparsa della figlia, la quale, a detta della donna, è stata rapita dalla sorellastra Jessica, la quale poi è stata aiutata dal resto della sua famiglia.