Porta a Porta, puntata di mercoledì 21 marzo 2012 – “Adesso tocca a Bersani” è il titolo della puntata andata in onda ieri sera di Porta a Porta. Bruno Vespa ha infatti avuto come ospite in studio Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, per parlare della riforma del mercato del lavoro che ieri sera ha visto la mancata sottoscrizione dell’accordo delle parti sociali, con la Cgil che ha già proclamato sedici ore di sciopero contro le nuove norme messe in campo dal governo. Bersani, illustrando brevemente i provvedimenti della nuova riforma, riconosce che il governo ha accolto alcuni dei suggerimenti del suo partito, come il maggior costo dei contratti a tempo determinato per le imprese, ma spiega che restano comunque diversi punti che dovranno essere corretti. Ciò che Bersani stigmatizza è la tanto discussa revisione dell’articolo 18 che, se resterà come previsto dal ministro Fornero, potrebbe permettere alle aziende di licenziare i dipendenti più facilmente, utilizzando la motivazione economica.
Gli altri ospiti della puntata sono il giornalista Antonio Polito, il docente di storia moderna dell’Università di Torino, Vittorio Gotor, mentre tra il pubblico una rappresentanza delle lavoratrici licenziate della Omsa-Golden Lady. In collegamento ci sono invece Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, Marco Venturi, Presidente di Rete Imprese Italia, il giornalista Vittorio Feltri e da Montepulciano i lavoratori della RDB che da 175 giorni presidiano la loro azienda che è prossima alla chiusura. In studio, come sempre, è presente Renato Manneihemer che presenta il suo primo sondaggio, chiedendo agli italiani se sono favorevoli o meno alla nuova riforma del mercato del lavoro.
Il secondo intervento è di Vittorio Feltri, il quale riconosce che la modifica dell’articolo 18, così come proposta dal governo, necessita di modifiche per evitare licenziamenti facili. Seguono poi le parole di Bonanni, che appare piuttosto stupito del fatto che Bersani abbia detto che in Parlamento si potrà modificare la normativa. Lo stesso atteggiamento si riscontra poi anche in Marco Venturi, il quale asserisce che la sua associazione era d’accordo con quanto concordato durante gli incontri, ma se ciò verrà rivisto non è detto che Rete Imprese Italia si ritrovi favorevole.
Il nuovo argomento che introduce Bruno Vespa riguarda il potere di acquisto degli italiani, seguito dal sondaggio per conoscere quanti sono in grado di risparmiare a fine mese. Poco dopo arriva il risultato del secondo sondaggio, e si scopre che gli italiani, nonostante tutto, riescono comunque a risparmiare qualcosa. poi la volta di trattare il caso della OMSA, che ha licenziato 240 dipendenti per delocalizzare lazienda in Serbia, dove è stato girato un servizio. Si viene a conoscenza che l’azienda paga gli operai 300-350 euro mensili (corrispondenti a circa 900 euro per il nostro tenore di vita) e che licenzia con grande disinvoltura approfittando del fatto che non vi sono sindacati. Per quel che riguarda invece le operaie italiane licenziate, 140 di loro sono state ricollocate, mentre un altro centinaio non ha un’occupazione.
Giunge infine l’ora dei sondaggi che riguardano il gradimento dei partiti politici. Il Pdl è in calo, la Lega resta sostanzialmente stabile, mentre il Pd otterrebbe la maggioranza se alleato con l’Idv di Di Pietro, Sel di Nichi Vendola e tutti i vari movimenti di sinistra. I risultati vengono discussi a lungo ed esaminati anche da esperti di sondaggi come Ghisleri (responsabile dei sondaggi per Silvio Berlusconi) e Weber della SWG.