Luciana Littizzetto, video Che tempo che fa puntata 4 marzo 2012 Luciana Littizzetto, acclamata dal pubblico al suo ingresso nello studio di Che tempo che fa, ha esordito con la sua chiusura satirica prendendo di mira Attilio Befera, presidente di Equitalia, ironizzando prima con una canzoncina e poi provando a ipotizzare nomi alternativi al suo, dato che questo, a detta della comica torinese, è un po’ troppo impegnativo. Piccola digressione ironica sul meteo: si sente già odore di primavera, se ne è accorta grazie al fatto che sente già in circolo gli ormoni sopiti dal freddo inverno. Chiede poi se sia capitato lo stesso anche a Fabio Fazio, conscia del fatto che il timidone Fazio mai avrebbe potuto rispondere. La Littizzetto racconta poi che Monti è stato di recente a far visita agli studenti della Bocconi, dove lui era professore fino a poco tempo fa, prima di accettare l’incarico di Premier. La rivelazione di Luciana però consiste nel fatto che Monti avrebbe detto agli studenti di non preoccuparsi e che presto sarebbe tornato da loro. Gli studenti però, dice la comica, preferirebbero forse una maggiore presenta di Passera più che di Monti. Anche Bruno Vespa nel mirino di Luciana Littizzetto: la comica lha visto felicissimo qualche sera fa in una puntata tutta dedicata alla Costa Allegra. Durante la puntata ha detto che dopo questo secondo guaio alla Concordia qualcuno potrebbe pensare che non c’è due senza tre. Di certo una battuta infelice, e la Littizzetto dice che gli ospiti non hanno perso tempo e subito hanno fatto gesti scaramantici… La comica racconta che in un paesino della Francia hanno dedicato una statua alle operaie italiane che hanno lavorato alla locale fabbrica di piume. Il soggetto scelto per il volto però, in rappresentanza di tutte le italiane, è stata quella di Carla Bruni, facendo gioire i piccioni francesi. La Littizzetto dice subito che la statua avrà di certo la faccia tirata, ma soprattutto si chiede il perché, dato che non ha mai alzato un dito per lavorare in vita sua. La première dame francese però si è “difesa” dicendo che l’hanno fatto a sua insaputa e subito Luciana l’apostrofa “la figlia di Scajola”, chiedendosi come sia possibile che non ci si accorga. Impossibile non parlare della questione della Tav, condannando la violenza, ma criticando l’informazione, suddivisa in pro Tav e contro, e che offre al pubblico svariate versioni dei costi e dei fatti che avvengono. Infatti chi è pro sostiene che il tutto costerà 8 miliardi di euro, mentre i contro parlano di 20. La questione però non si limita ai costi. Infatti non ci sono notizie oggettive neanche sui materiali forse tossici presenti sul posto e del loro trattamento, o sulla possibile infiltrazione della mafia nei lavori di cantiere. Così la Littizzetto chiede che un nuovo tecnico, essendo questo il governo dei tecnici, dica come stanno le cose. Luciana Littizzetto chiude parlando del lupo Navarre, protagonista di un video su Youtube. Questo lupo è caduto in un fiume sull’Appennino e vi è rimasto intrappolato per molto tempo, a causa di alcuni rami nei quali si era impigliato, che gli impedivano di liberarsi, fin quando la Protezione animali non è intervenuta e l’ha salvato. L’animale però era ormai quasi del tutto assiderato, così hanno provato a fargli un massaggio cardiaco, ma ciò probabilmente non era sufficiente, almeno per una delle ragazze del gruppo, che ha deciso di praticare la respirazione bocca a bocca al lupo. Lo scopo di questo intervento però, a differenza degli altri, non è quello di deridere, quanto più che altro di elogiare il gesto, che di certo non tutti avrebbero compiuto. La Littizzetto dice che si è tratto di una delle scene più belle che abbia mai visto, soprattutto perché era del tutto priva di ogni sorta di convenienza. In tutto questo infatti non c’era alcun interesse da parte della ragazza, che avrebbe forse potuto limitarsi al massaggio cardiaco e al tentativo di riscaldare l’animale. La comica sottolinea come la scena dimostri quanto noi siamo simili agli animali, essendo in fondo bestie come loro, e che forse, se ci fossimo comportati nel corse della storia in maniera un po’ diversa, oggi saremmo un po’ più felici Continua alla pagina seguente con il video.