E’ giallo Berlusconi sulla sua mancata partecipazione, precedentemente annunciata, alla puntata di stasera di Porta a porta. L’ex capo del governo infatti era previsto si presentasse oggi alla registrazione della puntata che come si sa non viene mandata in diretta data la tarda ora in cui va in onda. Invece pochi minuti prima del suo arrivo in studio, è arrivato l’annuncio che Silvio Berlusconi non sarebbe andato. Annullata dunque la sua partecipazione. Il motivo? Non è dato saperlo ufficialmente, ecco perché si parla di giallo Porta a porta. In realtà, sembra che a far scattare la decisione siano stati i consigli accorati di diversi membri di primo piano del Pdl, che avrebbero sconsigliato il premier ad andare. Così facendo avrebbe dato una sorta di delegittimazione all’attuale segretario del partito Angelino Alfano. Settimana prossima è infatti prevista a Porta a porta la presenza del segretario del Pd Pielruigi Bersani. Scontro interno al partito? Non è dato saperlo, ma certo che le parole rilasciate da Silvio Berlusconi qualche giorno fa quando disse che ad Alfano mancava un quid per aspirare a una autentica leadership nel partito suonano alquanto indicative di un malumore interno. Poi il retromarcia: Berlusconi diceva apertamente che Alfano è segretario in grado di “mangiarsi tutti”. Bruno Vespa ha parlato di vittima della par condicio. Secondo il conduttore di Porta a porta infatti  l’ex presidente del consiglio gli avrebbe detto che dopo le polemiche su Alfano dei giorni scorsi la sua presenza al programma in vista della partecipazione di Bersani avrebbe creato equivoci sulla vera leadership all’interno del partito. Ad Alfano Berlusconi invece vuole confermare tutta la sua fiducia quale leader del Pdl.  Si indaga adesso per capire chi all’interno del Pdl abbia chiesto all’ex premier di non andare al programma di Bruno Vespa: difficilmente salteranno fuori i nomi, ma è solo un altro segnale della non facile situazione interna del partito che ha governato l’Italia negli ultimi anni. Ieri intanto Alfano aveva stupito il mondo politico con la sua dichiarazione di fine ufficiale di ogni rapporto con la Lega. Fine di un rapporto che ormai sembrava evidente a tutti, ma che lo stesso Berlusconi aveva sempre provato a ricucire. Forse all’ex capo del governo non è piaciuta questa dichiarazione.



Forse ci sarebbe un suo tentativo di rilanciare la propria leadership, dopo aver detto più volte di non volersi più candidare né come leader del Pdl né tantomeno alle prossime elezioni nazionali. Una situazione fluida, tutta in divenire, che sta segnando la nascita di nuovi scenari politici alla luce del governo tecnico di Mario Monti che Berlusconi continua a difendere e a sostenere ad oltranza.

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