Un ciclo di nove lunedì per omaggiare una delle regine del cinema e del teatro italiano. Inizia questa sera su Iris, sul digitale terrestre, in prima e seconda serata l’omaggio a Mariangela Melato con la messa in onda di nove opere di culto. La Melato è uno dei volti più intensi del cinema italiano, dotata non solo di bravura ma anche di una grande personalità è stata una delle attrici cult degli anni ’70. Proveniente dal mondo del teatro, che è sempre rimasto la sua passione, ha saputo conquistare anche il pubblico cinematografico e televisivo grazie alla sua innata simpatia e versatilità. Ha recitato in parecchie pièce importanti e difficili come nell’ Orlando furioso del maestro Luca Ronconi andato in scena nel 1968, ma ebbe successo anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente. Passata al cinema, ha alternato ruoli tragici con registi di primo piano come Bertolucci e Monicelli, indimenticabile ne La classe operai va in paradiso di Elio Petri dove l’attrice interpretava l’amante dell’operaio Lulù che aveva il volto di Gian Maria Volontè. La rassegna prende il via questa sera con due opere di Lina Wertmuller: “Mimì metallurgico ferito nellonore” e Travolti da un insolito destino nellazzurro mare dagosto. Il primo film vede lesordio della coppia Giannini-Melato, per una storia grottesca di mafia, tradimenti, omertà ed onore. Presentato in concorso al 25 Festival di Cannes nel 1972, nel lungometraggio la Melato simpone al pubblico nel ruolo dellamante Fiore. Per lei un Nastro dargento come Migliore attrice e, per Giannini, un David di Donatello e un Nastro dargento come Migliore attore. Di seguito è la volta della pellicola che anche Guy Ritchie, convinto dallallora moglie Madonna, ha tentato di riproporre (nel remake da segnalare la presenza, nel ruolo che fu del padre, di Adriano Giannini). Uscito nella sale nel 1974, Travolti da un insolito narra la passione esplosiva e il ribaltamento dei ruoli tra uno ruvido marinaio meridionale, di fede comunista, Giannini, e una ricca e borghese snob milanese, la Melato. I due, naufraghi su unisola deserta, in realtà le bellissime coste orientali della Sardegna, e metteranno in scena con sublime ironia gli stereotipi più lievi della lotta di classe.
Indimenticabile l’interpretazione della Melato della dama milanese, Raffaella Pavone Lanzetti, con la sua cadenza snob e l’inconfondibile erre moscia.
La retrospettiva prosegue in seconda serata con: “Film d’amore e d’anarchia, ovvero: stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”del 1973 che vede dietro la macchina da presa sempre la Wertmuller che aveva capito la potenza esplosiva della coppia cinematografica. Giannini, non a caso, si aggiudicò il premio come Miglior attore al Festival di Cannes del 1973. Il 2 luglio sarà la volta di “Dimenticare Venezia” del 1979), per la regia Franco Brusati.
La pellicola si è rivelata una vera e propria “acchiappapremi” portando a casa un David di Donatello come Miglior film, due Nastri d’argento (Miglior scenografia e Miglior attrice protagonista per la Melato) e nomination agli Oscar come Miglior film straniero; il 9 luglio andrà in onda, invece, “Caro Michele” del 1976. Dall’omonimo romanzo di N. Ginzburg, sceneggiato da Tonino Guerra per la regia di Mario Monicelli. Anche questo film ha ottenuto riconoscimenti in patria e all’estero, conquistando un Orso d’argento a Berlino e un David di Donatello come Miglior attrice protagonista per Melato.