A Pomeriggio 5 cronaca aggiornamenti: le lettere di Parolisi alla figlia e le missive di ammiratrici Ancora una puntata ricca di approfondimenti a Pomeriggio 5 cronaca, condotto da Alessandra Viero. Nella puntata odierna si parla di “certezze della pena”, con alcuni casi di omicidio per i quali la giustizia sembra non aver funzionato perfettamente. Si torna a parlare di Salvatore Parolisi e delle sue lettere in carcere. La seconda parte di Pomeriggio 5 cronaca è stata invece dedicata a temi più leggeri come le reazioni tifosi all’indomani della vittoria dell’Italia con l’Inghilterra. Durante la diretta sono stati dati gli aggiornamenti sulla morte del Carabiniere in Afghanistan, Manuele Braj: in collegamento telefonico è intervenuto il Tenente Colonnello dei carabinieri Francesco Tirino, che ha parla dell’attentato, confermando la presenza di altri due militari feriti: “purtroppo per Emanuele non c’è stato nulla da fare. I suoi compagni sono fuori pericolo. I funerali saranno nei prossimi giorni, si attende il rientro della salma in patria per i funerali solenni”. Alessandra Viero ha poi affrontato il delitti di Melania Rea parlando delle lettere indirizzate da Salvatore Parolisi alla figlia Vittoria e ad alcune donne sconosciute che gli scrivono per solidarietà. In studio c’è Massimo Picozzi (criminologo e psichiatra). Da Napoli c’è Imma Rosa (migliore amica di Melania Rea), mentre da Roma c’è Maria Corbi (giornalista de ‘La Stampa’). Parla per prima Imma, che in questi giorni ha scritto una lettera a Salvatore, non ottenendo risposta: “Forse preferisce rispondere alle donne che gli scrivono per venerarlo”. Picozzi parla invece della figlia: “sicuramente una figura paterna sarebbe indispensabile per lei. Tuttavia la sospensione della patria potestà è solo momentanea: il giudice dei minori ha solo accantonato la decisione definitiva in attesa del processo”. Maria Corbi da il suo punto di vista da Roma: “sono d’accordo con l’affidamento alla famiglia Rea. Ma avrei preferito un rapporto un po’ più stretto col suo padre”. La grafologa Candida Livatino raggiunge poi gli ospiti in studio, analizzando la scrittura di Parolisi per delinearne i lati caratteriali. Lo descrive come un ragazzo che cerca di mascherare sempre le sue emozioni, oltre ad avere un lato violento. Ma Picozzi non è completamente d’accordo: “è un militare, è stato in Afghanistan e non ha mai dato segni di squilibrio: non parlerei di lato caratteriale violento, quanto piuttosto di una reazione istintiva derivata dalle pressioni subite”. Nel corso della puntata si è parlato di Emiliano Cappetta, ucciso per 10 euro negati ad un suo amico, che lo ha accoltellato. Ma la verità non ha convinto la Corte d’Appello, che ha applicato uno sconto della pena dall’ergastolo a 15 anni per l’omicida, salvo promettere un risarcimento alla famiglia di 250 mila euro. In studio c’è Annamaria Cocco, madre di Emiliano, che tra le lacrime esprime la sua protesta: “la giustizia premia i delinquenti. Ha picchiato tutti quell’uomo, era un tossicodipendente che pretendeva i soldi da tutti. A mio figlio invece volevano bene: era portatore di handicap, ed era la mascotte del quartiere”. E tra il dolore, campeggia la rabbia: “prima o poi ci ritroveremo tra i piedi questa gente dappertutto se non si prendono provvedimenti”. A fare più male alla donna è la perdita del figlio e il lavoro mal svolto dalla giustizia: “deve stare in galera e non tornare mai più fuori”. L’avvocato Fabrizio Consiglio (legale della famiglia) racconta come si stia svolgendo il processo: “hanno invocato l’attenuante della legittima difesa, in quanto pare vi sia stata collutazione tra i due. Faremo ricorso e cercheremo di smontare questa tesi”. Si passa al caso di Monica Ravizza , uccisa a coltellate dal fidanzato che ora dopo 9 anni risulta in regime di semilibertà. In studio c’è la madre Maria Teresa D’Abdon, che racconta l’accaduto: “la trovai accoltellata mentre, tra l’altro, aspettava un bambino”. E come spiega la donna, è stato proprio questo a far scattare la furia irrazionale del suo ex: il fatto cioè che lei, pur aspettando un bambino, gli aveva comunicato che non lo avrebbe sposato. “Quell’essere che non va nemmeno chiamato uomo”, continua Maria, “adesso è in regime di semilibertà: è questo che non riesco ad accettare. Inoltre ha persino un lavoro: a questo punto io imbraccio un fucile e mi faccio giustizia da sola, visto il trattamento ricevuto da lui”. Tra il mormorio sommesso del pubblico, la conduttrice presenta Doris Lo Moro (magistrato e onorevole del PDin collegamento da Roma) e il giornalista Roberto Polletti. L’onorevole Lo Moro esprime parole di solidarietà: “sono due casi difficili. Siamo di fronte a una giustizia che cerca la verità ma non ci riesce”. Polletti si scaglia contro la società: “non è un sistema civile quello in cui manca la certezza della pena. E’ un sistema che fa acqua da tutte le parti”. L’onorevole vuole però rispondere: “davanti a due vittime io eviterei di essere demagogico”. Ma la protesta di Polletti si fa ancora più marcata. Continua alla pagina seguente.
Dopo questa breve notizia si parla di clima, con l’avvento dell’anticiclone “Caronte”, che da Venerdì soffierà sulla penisola rendendo le temperature così elevate da fargli toccare i 40 gradi. Il dermatologo Bruno Mandalari è in studio per suggerire il miglior modo per difendere la pelle dagli sbalzi di temperatura. E dal clima metereologico si passa a quello calcistico, che da ieri sera per l’Italia è decisamente ottimo dopo la vittoria ai rigori con l’Inghilterra. E come mostra un video, i festeggiamenti in tutta la penisola ieri sono stati numerosi. L’ultimo argomento della puntata è quello dei “tradimenti” via internet: a testimoniarne uno l’attore Beppe Convertini, che qualche anno fa è stato messo di fronte all’evidenza con una sua ex. L’avvocato Daniela Missaglia (matrimonialista in collegamento da Roma) conferma il trend in salita, derivato dall’avvento delle nuove tecnologie e l’ampio uso di smartphone e social network.