Rita Bonaccorso torna a Domenica Live, dov’era già stata ospite all’inizio di novembre dell’anno scorso per parlare del suo tentato suicidio. L’ex moglie di Totò Schillaci si era raccontata a cuore aperto a Barbara D’Urso, sedendo nel suo salotto insieme a Jessica, la figlia 27enne avuta dall’ex calciatore. In quell’occasione Rita aveva detto di non ricordare nulla d”episodio: “Ero disperata. Parlavo al telefono con un amico ed ero distrutta perché mancavano due giorni all’arrivo degli ufficiali giudiziari. Ricordo l’inferriata tagliata e tutte le forze dell’ordine all’interno. Forze dell’ordine che ringrazio con tutto il cuore. Io non mi ricordo nulla, non ricordo che cosa è successo”. La 48enne aveva, secondo quanto era stato ricostruito, minacciato prima di fare esplodere la casa in cui vive con i due figli, Jessica e Mattia, e poi di essere salita sul tetto con una tanica di benzina per impedire agli ufficiali giudiziari di portarle via la casa. Come raccontato dalla Bonaccorso alla D’Urso, l’origine della vicenda va cercata nei fatti del lontano 1992: “Quando avevo 25 anni ed ero sposata con Totò Schillaci – ho conosciuto una donna di 45 anni che faceva la gioielliera. Diventiamo amiche e nel 1992 io e Totò ci lasciamo. Lei mi chiede di fare la testimonial nel suo negozio per attirare tanti calciatori. Io lo faccio senza prendere nemmeno un soldo. Tempo dopo siamo andati a una fiera orafa e lei mi ha presentato a uno stand come la sua socia. Io non lo ero affatto, ma per educazione non ho detto nulla e tutto è finito lì”. Dopo una rapina la donna in questione venne dichiarata fallita e due anni dopo il tribunale di Torino estese il fallimento anche a Rita, in quanto socia apparente, come raccontato dalla Bonaccorso: “Dopo 4 anni vengo assolta dal fallimento, ma nel frattempo mi vengono sequestrati tutti i conti. Io, però, ero del tutto estranea: non ero iscritta alla Camera di commercio, ero una casalinga, non sono mai stata socia della gioielleria”. Davanti a Barbara D’Urso e a tutti i telespettatori di Canale 5, la donna aveva in quell’occasione sostenuto di non aver mai firmato alcuno documento: nonostante ciò il tribunale la costringeva a pagare i debiti di qualcosa di cui lei “non sapeva nulla”. Parlando dell’ex marito, Rita aveva avuto solo belle parole: “Abbiamo un bellissimo rapporto”. Secondo una lettera portata in trasmissione dalla Bonaccorso, anche Schillaci si sarebbe augurato che il giudice in Cassazione si fosse reso conto dell’assurdità della situazione: “Questa storia va avanti da 20 anni, ho speso 100mila euro di avvocati per una questione di cui la mia ex moglie non aveva alcuna colpa”. Nel salotto della D’Urso Rita e la figlia avevano chiesto una revisione delle carte giudiziarie per “l’ingiusto pignoramento”. Quali saranno le novità di oggi? Lo scopriremo tra poco a Domenica Live.