Il conduttore televisivo e radiofonico Federico Russo, dallo scorso 23 febbraio, alle ore 21:15, conduce Hidden Singer, la trasmissione in onda su NOVE, che consiste in sei appuntamenti in cui vengono intervistate star della canzone italiana, le quali si raccontano soprattutto in merito al loro rapporto con i fans. Durante la trasmissione, infatti, sono svelati tutti i retroscena, gli aneddoti, le curiosità più interessanti, e in più gli stessi fans saranno protagonisti di un gioco in cui dovranno individuare, appunto il cantante nascosto in una delle sei cabine che si trovano in studio. Nelle altre cabine saranno nascosti, invece, gli imitatori del cantante. Questa sera vedrà in studio la cantautrice senese Gianna Nannini. La Nannini è reduce dal tour del 2016, successivo al disco Hitstory, uscito nel novembre del 2015.
Il tour 2016 di Gianna Nannini ha portato la rockstar italiana per i teatri e non sui palchi, perché, come la cantautrice stessa ha affermato, è nata in lei l’esigenza di dare alle nuove canzoni una veste spiccatamente rock, ma un tipo di rock che mantenesse i suoi tratti più autentici e genuini, senza troppi effetti acustici che tendono a spettacolarizzare troppo l’esecuzione musicale. Inoltre il sound del disco Hitstory presenta un sound scarno, al fine di dare valore alla voce, e consiste in due cd. Il lavoro discografico racchiude essenzialmente nuove registrazioni di molti dei suoi successi, come Sei nell’anima, Fotoromanza, più due rivisitazioni del brano Amandoti, che registrò in passato con la storica band punk italiana CCCP, e della celeberrima Un’estate italiana, scritta insieme a Edoardo Bennato, che fu la sigla dei Mondiali Italia ’90, la rivisitazione di Ciao amore ciao di Luigi Tenco e quattro inediti, di cui uno scritto insieme a Tiziano Ferro, Amica mia.
Gianna Nannini nasce a Siena il 14 giugno 1954, figlia di un noto industriale dolciario e sorella maggiore dell’ex pilota di Formula 1 Alessandro Nannini. Da ragazza perde due falangi della mano sinistra, a causa di un macchinario per i dolci, mentre lavorava nell’azienda di famiglia. Il trauma, come lei stessa ha affermato, la cambiò profondamente, infondendole, però anche quella grinta e, a detta sua, anche la tipica voce calda e roca, dovuta proprio all’urlo spaventoso conseguente al terribile incidente. Dopo essersi spostata a Milano e a Roma, Claudio Fabi e Mara Maionchi la scritturano e, dopo un progetto in un gruppo musicale, nel 1976 nasce il primo disco da solista Gianna Nannini, seguito da altri dischi successivi. Il successo arriva con il singolo America del 1979, e iniziano le sue esibizioni europee. Nell’82 riscuote un grande successo con un concerto a Essen, in Germania, e nell’84, con la canzone Fotoromanza, viene consacrata al grande pubblico, soprattutto in Italia, Germania, Austria e Svizzera, sposando un tipo di sound che fonde il suo rock con la melodicità della canzone italiana. Nei restanti anni ’80 ottiene altri grandi successi discografici in Italia e in Europa e negli anni novanta pubblica altri dischi famosi che la riportano al suo carattere rock delle origini. Oltre alla composizione di colonne sonore, la sua carriera discografica continua negli anni 2000 con dischi in cui la Nannini ricerca nuovi tipi di sound, come Aria e Perle e, nel 2006, Sei nell’anima, del disco Grazie, ottiene un enorme successo commerciale ed è affiancato anche da altri brani molto più sperimentali. Partecipa a diverse collaborazioni artistiche e fa molto discutere la sua gravidanza all’età di 56 anni, che darà alla luce la figlia Penelope. Continua a riscuotere successi con dischi di inediti e con i tour in Italia e all’estero, ricevendo prestigiosi riconoscimenti. Nel 2014 patteggia un’accusa di evasione fiscale, che lei aveva dichiarato essere dovuta ad azioni poco lecite del suo commercialista e si dedica a diverse rivisitazioni di brani celebri e alla pubblicazione di alcuni inediti.