La quarta stagione di Quattro Ristoranti si è da poco conclusa su Sky Uno ed è già tempo di pensare alla quinta e attesissima nuova edizione. Alla guida del programma culinario ci sarà ancora Alessandro Borghese, il cui compito sarà valutare quattro locali di una stessa località geografica. È quanto accaduto qualche giorno fa in Umbria dove lo chef è stato avvistato durante la selezione dei partecipanti alla sfida e intervistato dal quotidiano La Nazione. Al giornale, Borghese ha parlato del tema della puntata umbra: “Andremo alla scoperta delle enoteche gastronomiche. Questa è una terra di oliveti, di vigne, di tanti prodotti d’eccellenza. Convogliati nelle bottiglierie: un tempo ci si andava a giocare a carte e bere un bicchiere di vino, poi si sono evolute e sono diventate enoteche”. Il conduttore ha confermato di essere un grande estimatore della cucina umbra soprattutto per la cacciagione, ma anche per le zuppe, gli umbricelli e le lenticchie. Un piatto su tutti è il suo preferito: “Il piccione alla todina. Sono fanatico, mi piace tantissimo. Ma guai a rivisitarlo. Per innovare bisogna rispettare la tradizione”.



QUATTRO RISTORANTI ALLA SCOPERTA DELL’UMBRIA

Nell’intervista rilasciata a La Nazione riguardante la quinta stagione di Quattro Ristoranti, Alessandro Borghese ha parlato del suo viaggio alla ricerca di enoteche gastronomiche ma anche della cucina tipica dell’Umbria. Una regione che gli è cara e nella quale ha lavorato in passato, quando ancora era un ragazzo: “A 17 anni ho lavorato in cucina da queste parti, in un ristorante che faceva matrimoni, una bella esperienza. A Perugia ci sono già stato e ho amici ma il bello è che questo programma mi porta a conoscere meglio tutte le città”. Il successo del programma in onda su Sky prosegue, grazie ad un gruppo affiatato e ad entusiasmo che il conduttore e i suoi collaboratori riescono a trasmettere al pubblico. Il motivo è spiegato dallo stesso Borghese, che conferma di voler essere prima di tutto un cuoco: “La chiamo il lusso della semplicità: divertirsi, godere e vivere giorno per giorno. E restare umile, con i piedi per terra. In fondo io sono un cuoco prestato alla televisione”.

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