Massimo Di Cataldo si appresta a vivere un’altra puntata da assoluto protagonista all’interno di Tale e Quale Show, il vero e proprio capolavoro di Carlo Conti. Nella scorsa puntata l’intramontabile autore di ‘Come sei bella’ aveva imitato Franco Califano, a dir la verità senza un grande successo. Nonostante i due siano conterranei, Di Cataldo non è riuscito a far breccia nel cuore della giuria ricevendo alcuni voti un po’ stiracchiati: due 7, un 8, un 6 e un 10, per un totale di 38. La performance del Califfo non è andata alla grande per il cinquantenne romano; il fallimento è dovuto forse in parte alla grande differenza emotiva tra i due. Delicato e sensibile Di Cataldo, più verace e ‘sguaiato’ Califano. Nella terza puntata, comunque, Massimo Di Cataldo cercherà di riprendersi imitando uno dei miti assoluti della musica mondiale: quel Jim Morrison che assieme ai Doors ha semplicemente scritto la storia del rock e della musica più in generale. Il salto in avanti per lui sarà triplo vista l’importanza del personaggio a livello internazionale, un’icona amata da chiunque, trasversalmente. Qui il link dell’ultima performance.
MASSIMO DI CATALDO E I DORATI ANNI NOVANTA
Massimo Di Cataldo è un cantante che come pochi ha vissuto momenti di alti e bassi a dir poco vertiginosi. Il mondo della musica è un acquario pieno di squali, e questo lo sappiamo, dove tutto è precario e il successo che ti arride oggi domani potrebbe volatilizzarsi all’improvviso. E, in effetti, per il romano le cose sono andate proprio così. Negli anni Novanta Di Cataldo esplode con pezzi come ‘Che sarà di me’ e ‘Se adesso te ne vai’ cantati al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte. Il successo è clamoroso e il romano si ritrova catapultato in un mondo che fondamentalmente è nuovo per lui e, di fatto, lo subisce. Ecco, infatti, cosa ha raccontato il cantautore a Vanity Fair: “La musica è un mondo assai strano, soprattutto per chi lo vive dall’interno. Non fraintendetemi: è un microcosmo bellissimo, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma io lì dentro mi sentivo in gabbia. Come in una prigione. Dorata, per carità, ma pur sempre una bellissima prigione, e io ho un carattere troppo libero per rimanere in gabbia“. E, infatti, per Di Cataldo l’apice corrisponde all’inizio del suo lento declino.
LA MUSICA DIETRO LE QUINTE
Suonare dal vivo, per un musicista, è semplicemente il massimo a cui si può aspirare. Il contatto diretto col pubblico, la luce dei riflettori, le reazioni immediate di chi ti sta davanti sono cose difficili da esprimere per chi non le ha provate. Anche per Massimo Di Cataldo, come per tanti altri, la musica live e i concerti hanno significato praticamente tutto. Come dicevamo in precedenza, però, anche il mondo della musica vive di alti e bassi e il cantante romano (oggi cinquantenne) sparì in breve dalla circolazione. Prima, nel 2006, ci fu una comparsata in Music Farm, un reality show sul mondo della musica dal dubbio gusto e poi la rinascita con ‘Ora o mai più’. Ma in tutti questi anni Massimo Di Cataldo non ha mai smesso di occuparsi di musica e ha sempre vissuto di essa: “Non ho mai abbandonato la musica, per me è troppo importante. Ad esempio qualche anno fa ho scritto diverse trame musicali per Rai Yo Yo, un canale dedicato ai bambini. Mi sono divertito moltissimo perché ogni tanto è bello stare anche dietro le quinte. Devo dire, però, che con ‘Ora o mai più’ la voglia di esibirmi è tornata più forte di prima“.