Washington – E’ tornato a parlare, il leader di al Qaeda, tramite un messaggio audio di cinque minuti e tre secondi diffuso sul web e destinato «alle persone sagge dell’Unione Europea», nel quale attacca l’Europa per la vicenda delle vignette contro il profeta Maometto. Questa volta però le accuse vengono lanciate anche a Benedetto XVI, che Bin Laden considera coinvolto in un piano di demonizzazione dell’Islam: «la vostra pubblicazione di questi disegni – si sente nel nastro -, parte di una crociata dove il Papa del Vaticano ha un ruolo significativo, è una conferma da parte vostra che la guerra continua». Nel messaggio, il primo dal 29 novembre scorso, Bin Laden minaccia una dura reazione contro l’Europa: «Sarete puniti».
Le vignette dello scandalo – La voce è apparsa su un fermo-immagine che mostra lo sceicco imbracciare un fucile Ak47. Il messaggio, apparso su un sito web che in passato aveva già pubblicato più volte messaggi di al Qaida, accusa inoltre l’Unione Europea «di avere aggredito i nostri villaggi con i vostri bombardamenti, questi villaggi costruiti col fango, che crollano sulle nostre donne e i nostri bambini». Il terrorista afferma che questi crimini tuttavia «impallidiscono al confronto di quello che avete fatto quando avete rinunciato a qualsiasi freno spingendovi a pubblicare questi disegni insultanti. Questa è la più grande disgrazia e la cosa più pericolosa e la punizione per questo sarà la più grave». Le vignette oggetto del monito contenuto nel nastro vennero pubblicate per la prima volta dal danese Jyllands-Posten nel settembre del 2005 ma solo sei mesi dopo la cosa scatenò violente manifestazioni di protesta antioccidentali, innanzitutto contro la Danimarca nel mondo musulmano. In totale i morti furono 50. Nelle scorse settimane i disegni sono stati ripubblicati in Danimarca dove è stato sventato anche un tentativo di assassinare uno dei disegnatori.
La precisazione del Vaticano – Le accuse di Bin Laden contro Benedetto XVI «non sono una novità e non stupiscono». Soprattutto «è del tutto infondata l’accusa specifica di coinvolgimento» del Pontefice nella campagna di derisione dell’Islam per le vignette satiriche contro Maometto. Questa la pacata precisazione diramata dal direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, commentando i recenti attacchi di Bin Laden al Pontefice. «Il Papa e il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso – ha concluso Lombardi – hanno biasimato la campagna satirica contro l’Islam in più di una occasione».