Si fermano il 10 dicembre per uno sciopero di 8 ore, indetto dalle segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, i lavoratori del settore della cantieristica navale privata e pubblica.
I sindacati hanno deciso per lo sciopero a causa del “progressivo aggravarsi della situazione produttiva e occupazionale di tutto il settore, con migliaia di lavoratori coinvolti in processi di Cassa integrazione e con il progressivo ridursi delle commesse e dei carichi di lavoro che rischia di portare a pesanti tagli del sistema produttivo”.
Lo sciopero della cantieristica navale è organizzato dunque per il 10 dicembre a Roma, dove avrà luogo un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo economico. La risposta dello sciopero, dunque, intende manifestare all’opinione pubblica la preoccupazione dei sindacati per la mancanza di una politica industriale che investa il settore della cantieristica navale, che, ha detta dei sindacati, “è stato finora uno dei punti di eccellenza del sistema industriale italiano”. Chiedono dunque un piano industriale organico per tutta la cantieristica, che salvaguardi il sistema produttivo e i suoi oltre 100mila addetti; “immediati interventi nella domanda pubblica atti a superare l’emergenza e a costruire occasioni di lavoro”, interventi a sostegno anche della domanda privata e attivazione di un sistema di incentivi per la rottamazione.