Sciopero della fame. Quattordicesimo giorno di sciopero della fame per Marco Pannella. Il contesto è relativo all’ambito delle iniziative del Grande Satyagraha Mondiale. E che cos’è il Satyagraha? A pochi è dato saperlo, ma desta stupore che un politico rischi la vita per una parola che il 99 per cento della popolazione ignora totalmente. Per questo Marco Pannella si è presentato alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” allo scopo di presentare l’ennesimo sciopero della fame da egli intrapreso e le ragioni. Andando a scavare sulla faccenda viene fuori che lo sciopero si radica in un’iniziativa mondiale, sebbene “sotterranea” rispetto ai media. L’evento è costituito dal quarto congresso dell’associazione Nessuno Tocchi Caino che quest’anno ha avuto per titolo “Basta omicidi, basta suicidi, basta segreti di Stato” e per cornice un penitenziario.
In sostanza lo sciopero della fame di Marco Pannella è dedicato all’attenzione non solo sulla pena di morte in tutti quegli stati del mondo che ancora la applicano, ma anche alle morti (quasi quotidiane) che ogni anno si verificano nelle carceri italiane tra i detenuti. Si tratta di decessi il più delle volte sospetti e oscuri. Ma anche quando si accerta il suicidio, ha specificato il leader dei Radicali, non si può slegare questo evento dalla condizione di pena e sofferenza che provano i detenuti nelle nostre carceri. L’ultima morte a destare scandalo è quella di Marco Toriello, di 45 anni, tossicodipendente e gravemente ammalato. Si è tolto la vita impiccandosi nella propria cella presso il carcere di Salerno. Negli ultimi 10 anni nelle carceri italiane sono morte 1.560 persone, di queste 558 si sono suicidate. Nel 2009 il numero è stato finora di 171 suicidi.