Secondo le rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa di terremoto di ieri alle 23.14, calcolata di magnitudo 4.9, è la più forte dopo quella distruttiva della notte del 6 aprile, di magnitudo 5.8, e quelle delle del 7 aprile e del 9 aprile, rispettivamente di magnitudo 5.3 e 5.1.
Lo stesso 9 aprile si era registrata un’altra scossa anch’essa di magnitudo 4.9.
L’epicentro, secondo fonti della Protezione civile, è nella stessa zona del terremoto delle 21, cioé l’Aquila, Collimento e Scoppito. La scossa è stata avvertita anche a Roma e lungo tutta la costa abruzzese.
Maggiori dettagli forniti pochi minuti fa indicano che la scossa di terremoto che si è verificata alle 23,14, e che come ha rilevato l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha un epicentro localizzato nella zona di Capitignano, Campotosto, Pizzoli e Barrete.
Impossibile per ora avere una idea esatta dei danni, si teme per gli edifici lesionati (dai sopralluoghi dei tecnici dei vigili del fuoco il 30% erano inagibili a L’Aquila) e per quelli parzialmente inagibili. Non appena saranno disponibili informazioni attendibili sull’entità dei danni verranno forniti gli aggiornamenti.
Tuttavia la gente è scesa in strada e molti hanno intenzione di passare la notte nelle auto, sfidando il freddo pungente e la grande umidità per paura che le abitazioni possano non sopportare un’altra eventuale scossa.