«Per ora abbiamo stanziato 8 miliardi di euro, che pensiamo possano essere sufficienti. Ma potranno anche esserci stime diverse» in futuro: lo dice il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha varato il decreto legge “Abruzzo”, garantendo dunque che il governo è in grado di mettere a disposizione delle zone colpite dal sisma risorse sufficienti a far ripartire il territorio.
Arrivano poi in Abruzzo 700 milioni in Abruzzo per realizzare «moduli abitativi di carattere non precario e destinati ad un durevole utilizzo»: lo prevede la bozza di decreto esaminata dal consiglio dei ministri. Tali moduli abitativi «garantiscono elevati livelli di qualità, innovazione tecnologica per l’autosufficienza impiantistica, protezione dalle azioni sismiche anche mediante isolamento sismico per interi complessi abitativi». Per tale finalità viene stanziata una cifra di 300 milioni di euro per il 2009 e di 400 per il 2010.
La bozza di decreto esaminata dal Consiglio dei ministri di oggi prevede anche contributi ed indennizzi per le imprese colpite dal sisma, ma anche per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose, come, ad esempio, gli oratori. Ma anche bonus fiscali per ricostruire negozi e seconde case.
Arrivano quindi ulteriori contributi, con la modalità del credito di imposta, per la ricostruzione o la riparazione delle seconde case o immobili ad uso commerciale. Sono inoltre previsti indennizzi a favore delle imprese che hanno subito conseguenze economiche sfavorevoli per effetto degli eventi sismici e per quelle che dovranno riparare o ricostruire beni mobili distrutti o ripristinare le scorte.
Per proseguire gli interventi di soccorso in Abruzzo il governo autorizza uno stanziamento di 80 milioni dal primo giugno per Vigili del fuoco, e delle forze di polizia. Lo prevede la bozza di decreto, che fissa al 31 dicembre 2009 la scadenza per l’erogazione dei fondi. Aumenta inoltre il tetto di straordinari per il personale impegnato, fino ad un massimo di 75 ore mensili pro-capite.