Alì Agca ed Emanuela Orlandi. Alì Agca, il lupo grigio. Alì Agca e la Banda della Magliana. Quante storie. Per ricostruire l’impossibile intrecci bisogna tornare indietro di circa 26 anni, nel 1983, quando la quindicenne Emanuela Orlandi, cittadina del Vaticano, venne rapita non si sa da chi e non si sa perché. Che c’entra allora Alì Agca? Semplice, venne coinvolto il suo rilascio nella questione legata al rapimento di Emanuela Orlandi. Qualche tempo dopo il rapimento infatti giunsero alcune telefonate in Vaticano da parte del famoso e tuttavia sconosciuto “Amerikano” che in cambio del rilascio del lupo grigio prometteva la restituzione della giovane Emanuela. Oggi Alì Agca, liberato da poche ore, è tornato sull’argomento sostenendo che Emanuela Orlandi sia ancora viva e di sapere dove si trovi in questo momento. Subito si è fatta viva la madre della Orlandi, Maria. La donna spera che le parole di Alì Agca «non siano una buffonata. Dopo 26 anni sarebbe triste. Si spera veramente bene e, soprattutto, ci si augura che quell’uomo dica la verità». Alì Agcav ha scritto una lettera, a dire il vero piuttosto farneticante, dove dichiara con certezza che Emanuela Orlandi è ancora viva e di volerla lui stesso riportare in Vaticano. Alì Agca non fornisce particolari ciononostante sostiene che quelle della Banda della Magliana siano tutte menzogne e di essere depositario dell’unica verità sul caso.
Diversamente dalla comprensibile presa di posizione della signora Maria Orlandi la Procura della Repubblica di Roma non ha invece la minima intenzione di prestare ascolto alle ultime dichiarazioni di Alì Agca riguardo la fine di Emanuela Orlandi. Sulla vicenda sta infatti indagando a parecchi anni di distanza il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che negli ultimi tempi ha avviato una serie di interrogatori cercando di giungere alla soluzione del mistero Emanuela Orlandi. Per il momento gli inquirenti romani non hanno in previsione alcun loro intervento per sentire l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II. L’ufficio del pubblico ministero della capitale, comunque, ribadisce che i familiari della ragazza scomparsa potranno prendere ogni iniziativa per sapere qual è stata la fine della loro congiunta. In effetti di un uomo che si dichiara il vero Cristo eterno, come ha scritto Alì Agca nella sua ultima lettera, non c’è molto da fidarsi.