Concetta Serrano Spagnolo, la mamma di Sarah, denuncia sorella e nipote. “Loro sapevano tutto” dice. La tragedia di Avetrano continua a offrire colpi di scena, nell’incubo della terribile realtà che adesso tutta Italia si trova a fronteggiare.
La donna non si trova più nella sua abitazione, però alcune sue dichiarazioni, sicuramente piene di dolore e rabbia ma anche di sospetti probabilmente fondati, vengono raccolte dalla stampa. «Mia sorella Cosima e mia nipote Valentina lo sapevano. Io su quell’uomo ho avuto sospetti sin dal giorno in cui ha trovato il telefonino di mia figlia in quel terreno» ha detto.
Aggiungendo: «Avevo ragione a dire ai magistrati di interrogarlo a lungo. Perché prima o poi avrebbe confessato. Così è stato». Sebbene la donna fino a ieri avesse detto di non nutrire sospetti sullo zio di Sarah, è anche vero che Concetta sin dai primissimi giorni aveva chiesto di indagare tra i membri della famiglia.
Un terribile sospetto che poi si dichiarato la più incredibile e dolorosa verità. L’assassino era lo zio di Sarah. Il cadavere della ragazza è stato recuperato intorno alle 11 di stamattina e trasportato in obitorio. Le sue condizioni sono pessime, era già in stato di disfacimento. Ciò nonostante è proprio lei, Sarah Scazzi. Per recuperare il corpo, che era nudo e in posizione fetale. Diffiicle le operazioni di recupero.
Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio ha spiegato che«Era praticamente impossibile accorgersene, forse anche passandoci sopra». Si è dovuto scavare nel terreno intorno al pozzo per giungere al corpo, «una sorta di covo interrato all’interno del suolo con un foro d’ingresso di poche decine di centimetri coperto da rami, foglie e pietre».