Crisi cardiaca, forte, per Michele Misseri, il principale imputato – reo confesso per un certo tempo – dell’omicidio di Sarah Scazzi. Si è addirittura temuto il peggio quando l’uomo, in carcere dal 7 ottobre scorso, è stato vittima di un colpo al cuore.
Il personale medico è riuscito a intervenire in tempi stretti e a portare fuori dal pericolo di morte l’uomo. La crisi cardiaca è avvenuta sabato scorso ma è stata tenuta nascosta fino a oggi. E’ successo al termine del sopralluogo in contrada Mosca dove l’uomo il 26 agosto aveva nascosto il cadavere di Sarah. Probabilmente lo stress emotivo per gli interrogatori e il ritorno sul luogo dell’orrore, dove Misseri sostiene anche di aver violentato il cadavere della nipote hanno provocato il danno al cuore che ha sfiorato l’infarto.
Al rientro in carcere l’uomo è stato sottoposto a terapie ed esami elettrocardiografici. Intanto, dopo il resoconto del medico legale, sembra prendere sempre più piede l’ipotesi che a uccidere Sarah sia stata la cugina Sabrina, come peraltro Michele Misseri sta dicendo da qualche giorno.