Michele Misseri agli arresti domiciliari. Ma non a casa sua, dove lo zio di Sarah Scazzi non potrebbe mai più rimettere piede. Ne parla Giancarlo Umani Ronchi, il consulente della difesa di Michele Misseri.
L’uomo, che ha confermato in “modo lucido e senza contraddizioni” le accuse nei confronti della figlia a questo punto sarebbe accusato solo di occultamento di cadavere e potrebbe aver diritto agli arresti domiciliari. Ma a casa non potrebbe più tornare. La vita ad Avetrana per lui sarebbe impossibile e la moglie Cosima e la figlia Valentina probabilmente non lo vorrebbero più con loro. In tal caso, dice Ronchi, “credo che gli avvocati abbiano pensato ad un convento, dal momento che l’unico desiderio di Misseri è fare il contadino”.
A proposito del lungo incidente probatorio durato circa undici ore, Ronchi ha detto anche che Misseri “era lucido, molto presente e ha detto cose logiche e credibili. Non è mai caduto in contraddizione. Misseri si è più volte commosso quando si parlava di Sarah, della sua infanzia e dell’affetto che nutriva per lei”.
Di Sabrina invece ha detto che “è dimagrita, ha i capelli più lunghi; non l’ho mai vista piangere”. Infine le parole del legale di Misseri: “Prima dell’incidente probatorio, il mio assistito ha chiesto personalmente di parlare con la polizia penitenziaria che era lì presente, per avvertirla che la figlia l’avrebbe anche potuto aggredire nel momento in cui lui andava a riferire determinate circostanze: pensava che potesse succedergli qualcosa”. Dunque prende sempre più credibilità l’ipotesi che Michele Misseri si sia assunto inizialmente ogni colpa della figlia, dato il legame morboso che legava i due.