Novità su Yara, la ragazzina scomparsa da oltre venti giorni. Il segnale del suo cellulare dimostra che, uscita di palestra, Yara andò in direzione di casa. Evidentemente, così si suppone, qualcuno che lei conosceva l’aspettava fuori della palestra e si incamminò insieme a lei verso la sua abitazione.

I riscontri sul segnale del suo cellulare dicono che tra le 18,25 e 18,56 la ragazza si dirigeva verso casa. L’indicazione che ne emerge viene ritenuta attendibile dagli investigatori. Si continua intanto a cercare, anche a molta di stanza da Brembate di Sopra, ma soprattutto nelle vicinanze. Si cerca in paese, lungo il fiume. Ma si indaga anche tra gli amici di Yara, ad esempio è stato interrogato un sedicenne di Bergamo amico della sorella maggiore di Yara. Il sospetto principale è che Yara conoscesse chi l’ha fatta poi sparire.



E’ intervenuta oggi Elisa Santoni, capitano della Nazionale di ginnastica ritmica campione del mondo in carica che ha lanciato un appello: : “Mi auguro che le ricerche continuino senza sosta, il mondo dello sport ha il dovere di trasmettere questo messaggio di speranza”. Intanto il primo testimone Enrico Tironi dice adesso di non aver visto in realtà Yara, ma semplicemente una ragazza insieme a due uomini.



 

Tante le ipotesi: il maniaco che può essersi confuso tra il pubblico che assiste alle gare di ginnastica ritmica a cui partecipava la ragazza (a Desio, a Pesaro, a Fiuggi o nella stessa Brembate); meno verosimilmente, il tentativo di estorsione finito male nei confronti del padre; il parente o l’amico di famiglia; quello che nel gergo degli inquirenti viene chiamato "l’offender occasionale"; e giù, fino alle sette sataniche e al rapimento per il prelievo degli organi. "Possibilità che, in assenza di svolte vere, rischiano di rimanere tali", confida un investigatore.