Come già successo con Sarah Scazzi, c’è chi specula sul dramma. Su Facebook è attiva una pagina intitolata “Yara Gambirasio è stata ritrovata”.
La pagina poi offre un link a un filmato che invita a vedere una pseudo intervista con Yara al momento del ritrovamento dei carabinieri. Per vedere il filmato bisogna cliccare un link. Il link però ovviamente non offre alcuna intervista con Yara (della povera ragazza ancora oggi non si sa nulla) ma manda piuttosto a un sito italiano dedicato al cinema.
Una trovata – di pessimo gusto – pubblicitaria, dunque, proprio come già successo con Sarah Scazzi. “FINALMENTE! Yara Gambirasio e’ stata ritrovata!! Guarda l’intervista al momento della cattura dei Carabinieri!!” dice il link su cui gli utenti sono invitati a cliccare, per poi finire sulla pagina del suddetto sito.
Il fatto è stato denunciato dall comitato di vigilanza sulla tv e sui media ‘Osservatorio Antiplagio’ che ha inviato la segnalazione al ministro dell’Interno e alla Polizia Postale. ‘Osservatorio Antiplagio invita il Ministero dell’Interno e la Polizia delle Comunicazioni – ha detto il coordinatore dell’Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio – ad intervenire con urgenza per individuare i responsabili dell’iniziativa, tanto deprecabile quanto di cattivo gusto, ed oscurare sia la pagina web che il gruppo da Facebook’.